52 PARTE PRIMA. “ I nostri maggiori avevano veduto un Giacomo Loredano, quattro volte proweditor generale a cui bisognò pubblico sussidio per essere decentemente sepolto; e non avevano messo in dimenticanza 1 atto di Domenico Trevisano che prima di montare la flotta, compatendo alle angustie pubbliche, rinunziò a tutte quante le utilità, e persino al mensuale assegnamento della carica generalizia. Nò molto dopo, Giacomo Foscarini profuse in Dalmazia trentamila ducati del proprio, somma per que’ tempi rilevantissima. Eppure i nostri maggiori stettero fermi nella massima di dover rivedere le provincie con insolite magistrature. E a’giorni degli avi nostri, qual esempio di continenza Antonio Lippomano, che stato proweditor generale in Candia, e poscia alle Isole, alla morte lasciò spogli i figliuoli d’ogni domestica fortuna, degni però che la repubblica li ristorasse con larga munificenza per tanto esempio del paterno illibato costume. E a tutti ò noto che della gloria e delle conquiste del doge Francesco Morosini, altro visibile retaggio non gode 1’ illustre posterità, se non 1’ onorevole iscrizione scolpita alla porta dello scrutinio. Ma se que’ venerabili uomini fossero qui presenti, e di fresco tornali dal governo della Dalmazia, e’ conforterebbero le eccellenze vostre