78 PARTE PRIMA. almeno alla forma delle anime loro le anime de’lor popolani. Il dottor Petranovich con la sua malaccorta difesa, mi sforza a dir queste cose; le quali gli proveranno «almeno, eli’ io leggo con gli occhi miei propri, e giudico col mio proprio sentire, o nella lingua loro o nelle traduzioni, gli autori de’ quali, secondo la mia debole opinione, ragiono. Il dottore Teodoro Petranovich, col dire che “quando m’accade di parlare dello letterature „estranie, io ragiono di sovente a caso sull’altrui „spesso mal sicura fede„, avrà forse creduto di usarmi cortesia, dando a me nota di leggero e di credulo, e ad altri ignoti, vivi o morti, d’impostori e maligni. Ma sappia il cortese e corrucciato dottore, che io, sebbene vissuto gran parto della mia vita in Italia (per casi e proponimenti sui quali non invoco nè soffro l’inquisizione nè di Teodoro Petranovich, nè di Teodoro nessuno), non ho mai dimenticato il paese ove nacqui; e prima ancora che nel mezzodì della grande famiglia slava si destasse tanto fervore verso le cose nostrali, io -a.-*«, ho toccale le lodi della Repubblica di Ragusa con 'parole che i Ragusei hanno ripetute, e rammentano; sappia ch’io, primo forse degl'Illirici, e primo certamente degl’italiani, raffrontai la sapienza nascosta