VwdÙA. 108 PARTE PRIMA. luoghi cari a cui credeva aver dato l’ultimo addio, ella ripeterà benedicendo, il nome del suo salvatore. 11 quale nella bontà dell’animo suo gradirà più queste parole dell’umile affetto, che l’oro freddamente anzi gettato che pòrto, col quale una ri-conoscenza ingrata pensa sdebitarsi d’ ogni obbligo e comperare, quasi mercenaria, l’opera dell’ingegno e dell’animo umano. d’ ALCUNI STUDI FATTI INTORNO ALLE COSE DALMATICHE DA STRANIERI E DA NOSTRI. LETTERE DUE. A N. N. ... Da cinquantanni ebbe visitatori amici e pii la mia patria; Alberto Fortis, a cui, siccome a cercatore delle cose nascoste sotterra, era destinato l’onore di primo mostrare all'Europa un bel saggio dell’illirica poesia. Il qual saggio io nato in Dalmazia non conobbi che in Corsica, additatomi da un Annoverese vostro, la cui memoria m’è cara, Adolfo Palmedo. E poco dopo ebbe la Dalmazia visilalore Carlo Nodier, che più volle dell’ospitale Morlacco si loda; il Nodier, uno de’pochi che scrivano francese davvero; veneratore della nobile e fresca bellezza eh’ ò ne’ parlari e ne’ canti e ne’ sentimenti del popolo. Un Italiano nato di madre