904 ALLA CHIESA DI S. SALVATORE DI MVRANO. » Grado e Caorle esisteva, e non altrove poi-» che il Sagomino (pag. 4. e seg.) nomina » tutte le dodici isole da Grado u Cbioggia » esattamente come stavano l'una dopo l’al-» tra. » E quindi il Filiasi non concorre nell’opinione del Licini il quale nella suddetta lettera ritiene che la Bibione antica sia la moderna Bevazzano. Voi VI. pag. 447. Lo studioso giovane Lorenzo Seguso nella sua operetta nobilmente impressa in Venezia nella tipografia del Commercio a. 4859 fol. figurato col tiolo : # Delle sponde marmoree » o vere dei pozzi e degli antichi edifizii » della Venezia marittima, disegni di Angelo » e illustrazione di Lorenzo Seguso, periodo » arabo-bizantino » secoli IX-XII, alle p. 49 c 20 riferisce che molti frammenti di questo tempio ora distrutto rilevavano non solo il secolo Vili o IX, ma la più bella maniera bisantina. Le colonne erano di marmo greco venato, ed i capitelli adorni di foglie di acanto. E dà notizia di un vaso in marmo pentelico, con fogliami scolpiti all’ingiro di esso, con croci ed una iscrizione in caratteri greci, che al tempo della distruzione di questa chiesa fu portata a Venezia, ed ora serve a vaso di fiori nel giardino del signor Costa. L’eruditissimo Giovanni Veludo tradusse e commentò quell’iscrizione. Voi VI. pag. 462. in fronte. S. SALVATORE DI MVRANO - correggi - SAN STEFANO DI MVRANO. ALLA CHIESA DI SAN SEBASTIANO DEI GEROLIMINI. Voi IV. pag. 133. Il nobile Gianjacopo Fontana nel fascico- lo XIX dell’Oianióuf. anno 1855, stese un articolo intorno la Chiesa di San Sebastiano, diffondendosi, ben a ragione, nelle glorie di Paolo Veronese al quale presso che tutte de-vonsi le pitture;onde va adorna. Voi IV. pag. 442. col 2. lineate. Relativa alla incapacità di andar al Concilio di Trento allegata dal Podacataro vescovo di Cipro è una lettera del Nunzio apostolico Giovanni della Casa 47 novembre al cardinale Farnese inserita a p. 209 dell’Ar-chivio Storico italiano Nuova Serie Tomo I. (Firenze 4855). Vi dice: «L'arcivescovo di » Cipro è vecchio et corpolento molto, a tal » che mal volentieri si potrebbe condur mai » a Trento, et però con ogni reverenza prega » V. S. reverendissima a supplicar Sua San-» tità che si degni admettere la sua scusa : » che certo sarebbe metterlo a grave peri-» colo della vita. » Voi IV. pag. 443. col 2. Nel mio Codice del secolo XVI contenente Ceremoniali della Chiesa di San Marco, numero 2105, a pag. 63. è il funeral del rever. Arciv. di Cipro ss Comincia « 4555 adi 20 zeli ner morite il rever. archiep. di Cipro il » rever. ms. Livio Podacataro della contra » del Anzolo Raphael et adi 22 ditto fu se-» pulto in questo modo v3 a San Marco fu » drizzato il baldachino del rever. card. Zen » con licentia delli dar. Procuratori de Ci-» tra richis9imo de candelle ec. ec. (narra il » magnifico corteggio.....fu portato il » ditto corpo a S. Zuane paulo come si fa » il dose, ma sotto l’ombrella nostra negra » portata da sei homeni della Scola de San » Zuane . . . l’oration per uno di casa fo fata » a S. Zuanepaulo, et fu il Moreto che lezeva » alli fra Menori, et da poi l’oration fo fatto » l'ofiìtio per il vescovo de Rubeis et frati » de San Zuanepaulo, poi ditto corpo fu por-» tato nella Cappella di San Dominico et * messo in una cassa et portato a San Se-« bastian per il capitolo di San Raphael il » qual capitolo a hore 4 di notte il portò » a San Marco. Voi IV. pag. 445. col 2. linea 41. I é » » ; |. *\ I* j I: 1557 — correggi — 4567