708 SAN GIOBBE. c di qual altra cosa che li paressero bisognare coll'obbligo però di far sempre mettere 10 stemma del doge sopra tutto quello che faranno fare, perchè l'aitar di essa Cappella è stato sempre lattar di S. Bernardino sopra 11 quale s'attrovava anco già tempo la testa et effigie di S. Bernardino di rilevo qual era inanzi essa Palla qual testa fu levata dai predetti RII. PP. e portata nella Sagrestia (Proc. XLI); e vedi sopra all’anno 4609 (*). 4649. 24 settembre. Parte di pagar al principe ducati 40 per una volta tanto per la guerra presente di Candia (Processo L). 4656. 40 ottobre. Parte presa di prestar la nostra Scola a li fratelli di tutte quelle che sono aggregate in questa chiesa di S. Giob (ivi). 4 657. 40 marzo. Parte di spender ducati 360 in circa per far far 4 candellieri d’arzento per la nostra Scola (ivi). 1657. 29 settembre. Parte di dare per carità ducali 3 alli padri di S. Giob dissero per far accomodar iOrgano in Chiesa (ivi). 4675. Parte per l’elemosina da offerirsi al Magistrato della Sanità per la costruzione dell’Ospitale de’ poveri calcanti (**) (ivi). 1691. 15 novembre. Scrittura fattaci intimare da’ PP. di S. Giob alli Provveditori di Comun pei' far comodar la cupola della nostra Capella nella lor chiesa stante minac* eia rovina (ivi). 1694. 2 maggio. Parte di spender ducati 25 circa per far far un pendio nuovo di cendà cremese simile al vecchio e di far conzar li razzi di nostra Scola (ivi). 1705. 2 dicembre. Parte che su la pietra viva dove è fermato il tronco della Croce in fazza la chiesa di S. Giob verso la riva sia la soscrizione che dice : FONDO DELLA SCOLA DI S. BERNARDINO ivi). 4 729. Stampa al laudo del ven. monastero di S. Giobe contro la veneranda Schola di San Bernardino in S. Giobe. Venezia, senz'anno, ma è del 4729)= Vi si contengono alcuni punti del testamento di Giovanni Contarini 4407, di Giovanni Dolfin 4465, del doge Moro 4 470 ed altre carte relative agli acquisti e donazioni dal 4428 al 1470 ec. ec. delle quali cose ho già detto e nel proemio e nel foglio A e dove parlo della Lucia Dolfin, di Elisabetta Bragadin, del doge Moro ec. ec. ( Questa Stampa è nel Processo LXXXVI ). 4758. Scola e Confraternita di San Bernardino a S. Giobbe rifabbricata nel 4758 (Codice mio num. 599) (Vedi qui all’anno 4792 ). 4740. 24 dicembre. Concessione data da mons. Patriarca Correr al pievano di S. Geremia, che benedica l'Aliare fatto ristaurare dalla Fraterna (di S. Bernardino) nel loro antico Oratorio suddetto (Codice mio n.° 572). 4755. Esposizione del padre Guardiano del convento di S. Giobbe contro i fratelli della Scuola di San Bernardino per il disturbo che recano alla vicina Chiesa colle loro funzioni, e per li disordini che ne derivano ^ Comincia : »Un ceto di persone, » fors’anche divote, riducesi di frequente e » massime ne’ giorni festivi nella stanza su-» periore dell’Oratorio del suffragio di San » Bernardino posto dirimpetto et in pochis-» sima distanza dalla pubblica chiesa di San » Giobbe di questa città officiata da’ Padri » Minori Osservanti. Li Canti irregolari di » quell’unione introdotta in quell'albergo non si » sa con qual titolo non essendo funzione del » Suffragio, sturbano notabilmente nella pubbli-» ca chiesa la celebrazione dei Divini Officii, le » sante Messe, le Confessioni, e le Predicazio-» ni... chiudendosi nell’Oratorio quelle funzioni « con tripudio di persone dell’uno e dell'altro » sesso ec. Seguono varie scritture anche dei Consultori, e una nota finale dice: 4 755. » 20 settembre. Chiamati li direttori del Suf-» fragio di San Bernardino, furono loro da » SS. EE. ( cioè da' Capi del Gons. di X ) » restituite le carte, cd insinuato di atten* (*) Non ci sono stemmi Moro nè sull’altare dorato nè sul parapetto della mensa marmorea sottoposta, lavoro del secolo XVII. Gli stemmi Moro sono soltanto negli angoli del grande arco esteriore, scolpili in pietra e sormontati dal Corno ducale. (**) Nella lunga serie de’veneti Spedali enumerali dal cous. Giovanni Rossi nella sua opera Le Leggi e i Costumi de' Veneziani, non trovo questo consacrato a’ poveri calcanti-, sotto la qual voce io crederei doversi intendere quelli che consumata la loro vita nel prestare servigi, come scapinanti, cursori ec. a qualche Comunità ec. e divenuti poveri ed impotenti, hanno bisogno di essere ricoverati.