sentare un elemento importantissimo nello stabile assetto del bacino danubiano, al quale così intimamente è collegato lo stabile e pacifico ordinamento dell’Europa che corrisponde al legittimo interesse, spirituale e materiale, dell’Italia. La libertà della Croazia è indispensabile allo sviluppo e alla indipendenza dei popoli adriatici e balcanici : Dalmazia, Montenegro, Ungheria, avranno dalla indipendenza croata assicurata la vita e l’avvenire. Fissando a ogni popolo la linea naturale del confine geografico si elimineranno per sempre i pericoli di contestazioni e di conflitti. Non sono possibili le discussioni dove la natura ha parlato. La Jugoslavia che è la negazione dei criteri naturali e geografici non può vivere a lungo. Alla sua falsa e bolsa e caotica esistenza, senza sicurezza, dovrà fatalmente sostituirsi una confederazione adriatica dove Italiani, Croati, Montenegrini. Albanesi potranno liberamente muoversi e prosperare, e tendersi la mano gli uni con gli altri nella comune aspirazione a una civiltà superiore, a una norma direttrice più alta e più antica, fonte di indefinito progresso: e questa norma non può essere che quella di Roma. E così tutti i popoli adriatici potranno essere illuminati dalla grande luce imperia- - 93 '