G40 SAN GIOBBE, » elessero a’26 novembre 1567 dose messer » Piero Loredan, cognominato Campanon fu » de nresser Alvise, qual slava a San Toma » al Fonie di Donna Onesta , il qual non » era procurator di San Marco, ma era se* » natore, oltra ogni speranza, e pensiero » nè in sè stesso nè in alcuno della (lillà, » perchè lui non pensa'a di poter essere » dose di Venetia per essere vecchissimo » d’anni oilantacinque, et non in tanta con-» siderazione, come molti ailri senatori, che » e nel valore e nelli gradi lo superavano, » ma ancora era fuori del conclave delli o quarantuno, Et questo occorse perchè falti » molli scrunimi per spatio di giorni quat-» tordici non passava alcuno delli competi- li tori, che concorrevano al dogato, che era* » no mes. Matlio Dandolo, mes. Gerolamo » Grimani, e mes. Alvise Mocenigo, lutti tre « cavalieri e procuratori di San Marco, et » per quarto mes. Giacomo Mia ni similmente » procuralor di S. Marco, e cosi dalla gran' » dissima concorrenti-!, loro \ennero alla » eletlione del sopradello mes. Piero Lore-» dan, (I) il quale all’bora che fu eletto, » non sapendo cosa alcuna, s’era partilo di » Corte di Palazzo, et andato a Rialto per u andar a disnare, (2) et essendo trovato a » Rialto gli fu data la nuova da un putto > il quale non voleva mai crederlo, e si stu-» piva e non lo credeva mai, con lutto che » ancora lui fusse senatore, e di età vec-» diissimo, essendo che lui nè per se, nè » per alili l’ha ve va ricercato, come si co-» stuma negli altri. Fu poi fatto certo della » sua creatione da mes. Marcantonio di Fran-» ceselli segretario del Consiglio di X che » gli disse che Pera sta fallo dose di Ve- li netia, dove che subito montò in barca, et » andò a Palazzo, et il giorno seguente, che » fu alli 27 di novembre fu portalo per » piazza, et incoronato secondo l’ordinario. » Questo principe fu huomo da bene, di » buon volere per sua natura, con tutto che » non fosse huomo di lettere, perche non » fece mai questa professione, ma sempre » attese alla mercatura. E nel venir giù dalli » 41, si soffocarono cinque o sei, per la gran- ii dissima furia, che si attrovava allora in » quel luogo. Quando il dose andò in chiesa » di S. Marco, e condotto sopra il perga-» mo, dove si mostra il Sangue del Nostro » Signor Mes. Giesù Christo, furono fatte le » parole da mes. Domenico Zane che era il » più vecchio Consigliere in questo modo » ilavemo fatto dose mes. Piero Loredùno, qual » vi piaserà, e tutta il popolo cridà ad alta » voce sialo ben fatto, et egli disse alcune » parole al popolo. Questo dose liaveva un » figliolo nominato mes. Alvise, qual era ma- li ritalo et liaveva molli figliuoli sì mascoli » come femine. « Fra i principali avvenimenti esterni ed interni durante la ducea di Pietro Loredano si narra dall’Aguslini cronista: A’22 dicembre -1567 fu trasferito il Corpo di Cri* sto, ch’era nella chiesa vecchia e di legname di S. Iseppo di Castello nella nuova, e il simigliante si fece della Immagine di Nostra Donna e di S. Iseppo con solenne processione 1=5 A di 29 detto : Avendo mes, Zaccaria Barbaro del fu Cornelio mandata una delle sue navi carica di legnami per fortificare l’isola di Malia, ed avendo contrattalo co’ Cavalieri Maltesi di -servir loro di detta nave per quanto facesse a loro di bisoguo, con salario di ducati cinquecento al mese, il Consiglio di X. conobbe che ciò (1) Giovanni Guglielmo Sluckio autore dell’opera: Àntiquitatum convivalium libri tres. Tiguri -1582 fol. trovavasi allora a Venezia, e narrando a c. 261 questa elezione, loda la prudenza e l’avvedutezza dei Veneziani, e paragona il fatto a quello esposto da Omero di Achille il quale accordò ad un terzo il premio militare che due concorrenti ferocemente si contrastavano. (2) Il Sivos dice: « mentre ch’egli andava a casa per marzeria verso Rialto gli fu data la nuova per mezzo la Chiesa di S. Salvador qualmente egli era eletto dose, ma lui non volse credere, e se- » guitando il suo cammino, passato il Ponte di Rialto da quattro comandadori li fu rinovata la nuova » di essere eletto dose, per il che subito montò in una gondola da traghetto, et andò alla sua casa, » ove erano concorse molte genti, e parenti, e si pose una veste di veluto cremesino fodrata di lovi » e da domino M. Antonio de Franceschi segretario del Cons. di X. e da suo Aglio et altri parenti fu » accompagnalo al Palazzo et alle rive di quello ricevuto da Consiglieri e Capi di 40 e condotto nella » Camera de Scarlati ivi desinò con la Signoria, poi dopo pranzo fu posto in sedia colle solite ceri-» nionie, e da ser Domenico Zane uno de presidenti del 41 fu nuhlicata la di lui elezione li 27 nov » 15(57.