886 ALLA CHIESA DI S. MARIA DEL SOCCORSO. Soltanto oggi 22 innrzo -1857 nella nobile famiglia de’ Villuri congiunta della Malipie-ro, vidi varii fascicoli di quest’Opera manoscritti, i quali non giungono che a lutto l’ottavo libro, c dovean essere dodici. Il titolo è Faslorum Vendorum Angeli Maripelri senatoris. Comincia: Introducilo ad JUariam-An-nus Venetus. Sive Fastorurn Venelorum libri duodecim Angeli Malipelri senaloris liber pri-mtis — Annua festa canain Venctos signantia fastns ; Hoc Venetus dicium carmcn et annus erit. Tu Virgo Gcnetrix Cbristi, Ileginaque Mundi, Vidit ab aeterno quani sine labe Deu*, Rcspice opus trepidi vultu clemente poetae, Difficile et longum dirige pupis iter. Finisce eoli’oliavo libro e co’versi. IIoc atro* bell uni runctis memorabile seclis (1) Calliope infiala conciliti inde tuba. Ac odo libris, quatuor inox addet, ut oinnes Bisseni menses Patria facta ferant. Finis odavi fastorunulibri. Presso la stessa famiglia Vitturi conservasi del medesimo Angelo f. di Giambatista una specie di Diario, o di Annali politici. Esso l’intitola : Memorie di cose notabili registrate da me Angelo Malipiero currenli calamo e senza alcun studio e pretensione, con dichiarazione amplissima, che lo per mia sodisfa-tione nolo le cose come ne verranno discorse, onde se qualcheduno fosse tocco nella riputazione io non Intendo pregiudicarlo, perchè molte volte la fama et i discorsi sono fallaci» I. N. D. L’anno 1692 fu proposta parte in Couseglio di Dieci da £ Piero Garzoni Capo, che non si dovesse più fare li • Consegli con le ballottalioni per impedire le gare fra i cittadini......Finisce adi 29 aprile 1697 ..... e Z. Antonio Muazzo Capi di Civil Vecchio andarono ai Capi del- P Ecc.0.....I Copi che avanti (e ilon c è altro ). E voglio nolare un altro Angelo Malipiero che fu padre de’ tre sovraccennali fratelli Troilo, Pasquale, e Francesco Maria == Angelo era nato del 1750 a' 5 di novembre. « Per » non so quale motivo, coali a a lo nel 4797 » prima della caduta della repubblica, alla » Giudecca in una Cereria, tanto ne sofferse » che pregiudicò nelle facoltà mentali. E in- • fatti caduta pochi mesi dopo la repubblica, » cioè nel 1797, gli fu mandalo a dire che » poteva liberamente tornare a Venezia, per- • che non governavano più quelli che lo » aveano colà relegalo. Egli rispose che un » decreto del Cons. di X Io aveva bandito, » e che un decreto dello stesso Consiglio » dovea liberarlo dal baudo. Allora si fece » vestire uno da Comandador pubblico, co-» me usavasi, e gli si mandò ad intimare » per ordine del Consiglio de’ X. che lo si » assolveva dal baudo, e che ritornasse a » Venezia. Persuaso della cosa, ritornò e • stelle in una casa a’ Tolentini abitata già » dalla famiglia de’ notaj Porta, confinante o col Palazzo di casa Condulmer ( oggidì è » della famiglia Papadopoli) ove venne tras-» portata anche la Cereria. Ma sempre pre- > giudicalo nel cervello, credette finché visse » sussistente la repubblica, facendo a chi il » visitava, delle analoghe interrogazioni, e » inori sotto l’attuale austriaco governo circa » il 1826 = Tale notizia ebbi oggi 2 aprile 4 857 dal mio amico sig. Domenico Bosmin, esecutore leslameulario del nob. Francesco Malipiero sopraindicato. Voi. V. pag. 430. Nel Museo Correr vi è di majolica qualche piatto, che a giudizio del chiarissimo ca-valier La za ri direttore sente il fare del veneziano Batista Franco. Vedi pag. 72 i numeri 205. 204. 205 della Notizia delle Opere d’arte e di antichità ee. Venezia 1859. Voi. V. pag. 436. 442. Ho veduto il libro : « Il Franco, Modo di » scrivere cancellaresco moderno raccolto da » gli esemplari de’ più famosi scrittori de » nostri tempi, intagliato et pubblicato da » Giacomo Franco. 1612 in Venetia con pri-» vilegio. » Segue una piccola vedulu di Venezia sotto alla (piale si leggono que’ tre versi che ho riferiti a pag. 442. Sono tavole 32. Avvi unito il libro secondo dello stesso Franco, e col medesimo anno 1612 : (I) Cioè la Guerra di Candia. Il poeta fra gli altri loda Lorenzo Marcello.