800 ALLA CHIESA DI SAN BASILIO. varietà s Alcune prescrizioni sono : » Che » alcuno del mestier non possi comprar più » de tre porci alla volta e ciò perchè ognun » dell’arte possa vìvere, e che il ricco non » abbia soffocar el povero — Che alcun ga-staldo non possa spender in far pasto la festa più de tre ducati s= Che li fioli bastardi non possano esser accettadi nella nostra Scuola per fioli legittimi ss Del 4564 si ricorda la bottega a San Luca sotto la Seri-mia (i) eh’è de ser Antonio de Bernardo Luganegher zz Da un frizi pesce fu trovata una piadena con morona (2) drento et minestra ss Che le botteghe de luganegheri non siano affatto serrate le feste principali, ma possino aprir solamente le porte et una tavola del balcon della bottega, dovendo star serrato anco el balcon nella festa della Sai-Iute e del Redeotor come nel dì di Nadal e di Pasqua (a. 4640). i ALLA CHIESA DI S. BERNARDO DI MVRANO. uri ib oJJiiib Voi. VI. p. 354. all'anno 1685. Il Reliquiario di cristallo di montagna fornito d’argento è probabilmente quello a guisa di tabernacolo che oggidì vedesi (4858) sul-l’aitar della cappella a destra della Maggiore nella chiesa di S. Maria e Donato^ che nell’ ultima Guida dello Zanotto (4856) dicesi proveniente dalla demolita chiesa di S. Martino. (Caffi a me). Ma lo Zanotto stette a quanto ho detto io sulla relazione di quei di chiesa, nel fascicolo XXII pag. 464, cioè di questo Volume VI. Voi. VI. pag. 359. col 2. L’illustre amico mio cavaliere Vincenzo Lazari per le nozze Marcello-Zon pubblicava una inedita operetta del famigerato Anton Francesco Doni intitolata : Nuova opinione sopra le imprese amorose e militari di Anton Francesco Doni. Venezia -1858. 8vo. ss Ora questa operetta è dedicata dallo stesso Doni a! magnifico signor DAVID OTTO ed alla sua nobilissima consorte. Professa il Doni di avere grandi obbligazioni all’Otto, onore della nazione alemana e mio affezionatissimo patrone; e chiama la magnifica sua consorte di chiaro ingegno adorna e d'intelletto illustre dotata. Aveva già il Lazari annunciata questa operetta come inedita mss. nel Museo Correr, ed era già nota al chiarissimo Bangi che tanto eruditamente scrisse la Vita del Doni. Veggasi rAvvertimento premesso al-YAttavanla villa dello stesso Doni impressa in Firenze dal Le Monnier 1857. 12. per cura del Lazari. Ad un Girolamo Hotto è dedicato il seguente bizzarro libretto : Raselmina favola tragisatiricomica di Lauro Settizonio da Castel Sambucco recitata in Venetia l’anno M.D.XCV dagli Accademici Pazzi Amorosi. Venetia. Ciotti. 4595. 4.° Vedesi dalla dedicazione del Settizonio che 1’ Otto era di condizione nobile dedito alla mercatanzia, e nello stesso tempo dotato di pensieri di Signore grande, cose tra loro assai ben difficili, et repugnanti. Dice egli di offerire questo poco mattone alta sua nobilissima fabbrica di S. Brusone ; il qual parlar figurato mi farebbe tenere che nella villa di Sambruson la famiglia Otto avesse palazzo e che vi si recitassero commedie-o altro simile componimento. L’Allacci p. 680 681. per ¡sbaglio tipografico pone alla recita P anno 4695 e per le suddette parole intende che l’Otto faceva allora una bella fabbrica a San Brusone ; ma 1' offerire una commedia che nulla ha che fare colla fabbrica materiale di una casa, non mi sembra che possasi chiamare un mattone per la fabbrica; sarebbe bensì mattone se si trattasse di venderne gli esemplari a beneficio della fabbrica : ma questo non è il caso. = Lauro Settizonio è Giambatista Leoni (Accademico Veneziano) Vedi Melzi. Volume IH. pag. 55. b iiiiiltk) fiita (1) Scrinila. Acume, acutezza d’ingegno (Boerio). ¡Ma qui mi pare che indichi un luogo che dicevasi Scrimia. E forse, che Scrimia non si dicesse in dialetto per Scherma? come zogar de scrimia, schermirsi, all’uso dei giocatori di spada. (2) Morona. Non veggo questa voce nel Boerio. Del 1566 la cerca ( cioè i visitatori del Magistrato) ha trovato una piadena con morona. E altrove : pesce, salamon, morona et altra roba salata.