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ALLA CHIESA DEGLI INCVRABILI.
bretto intitolato : Psalterium quinqué corda-rum. Venetiis. De Sabio. MDXXI. 8.® Comincia.. « lucomincia il Jocundo psalterio de cin-» que corde extracto da le sancte Scripture » per don Hieronymo Mantuano ec. » = Di questo ho anche la seconda edizione la quale sta in fíne al libro Expositio in psalterium Rev. Do. Joannis Uispani de Turre Cremata. Venetiis. De Sabio. MDXXIL 8.vo.
  Ho veduto presso il mio amico coltissimo Andrea Tessier un’ altro libro di Girolamo Regino, cioè Giovanni Gerson degli remedii contra la pusillanimita : Scropulosita: 7 dece-ptorie consolation 7 sutile tentation del inimico: in vulgare. *. . . stampata in Venctia per Joane Antonio et fratelli da Sabio nel mille cinquecento XXII. del mese di magio. 8.vo ss Entro si legge : « Don Hieronymo » Regino eremita a la reverendissima maire-.
*	D. Cristina Bemba abbalissa del monasterio » observantissimo de Santo Laurentio de Ve-» netia in Christo lesu S. » Dice il Regino di aver tradotto questo libro per secondare il desiderio di alcune figliole monache scrupolose. Vedi anche I’Argelali Voi. V. pagine 503. 504.
     E ben curioso che nella serie delle Badesse di S. Lorenzo dataci dal Cornaro nel Voi. XI. pag. G3. 04 manchi Crestina Bembo, alla quale lo stesso Regino dedicava nel 1511 anche l’altro libro ricordato da me alla stessa .pag. 507. nota (4). Si noti che l’Argelati (Voi. III. pag. 423) registrando YUorologio della Sapientia, il cui autore è Enrico di Su-sone, omette l’aggiunto di Abalissa al cognome Bemba, aggiunto eh’è nel mio esemplare e in altri du me veduti. E che poi ci sia stata tale Cristina Bembo abbadessa, si conferma eziandio da quell’antico Necrologio che ho riportato a p. 576. colonna 2. del Volume V ; nel qual Necrologio sotto il di primo di agosto, non si sa di qual anno, ioa certamente del secolo XVI. si legge in carattere semigotico : 0. Cristina bembo aba-tissa sti Lauren. <o gbìÌiJ ado olmmo-I ib
    Voi V. p. 342. col. 2. ime. 14.
  Qui ho notato uno stampatore Veneziano del 1626 cioè Giovami Antonio Giuliani. Questi stampò nel -1645 fra gli altri un opuscolo ora rarissimo del medico Cecilio Folio
intitolato : Nova auris internae delineatio ; opuscolo ristampato da Domenico Bianchi nel 1745; ma ritenuto sul frontispicio lo stesso primitivo anno 4645. Ora, un intagliatore in rame dello stesso nome e cognome era Giannantonio Zuliani Veneziano, che fu già marito di una sorella di mio padre Elisabetta Cicogna. E dello stesso cognome vengo ora a scoprire un altro artista Veneziano, cioè Giovanni Giuliani scultore morto nel 1693. Debbo tale notizia all’ illustre signor conte Giovanni da Schio, il quale in data 3 gennajo 4862 mi scriveva : « Il di-» rettore delle Poste a Vicenza sig. Widter mi » scrisse che nella Certosa di Heiligenkreutz » distante due ore da Vienna si trova la » seguente iscrizione in chiesa :
           Ioannes gIVLI annlo VenetV6 sCVLptor	M
a«!!!?''* ijuE'i InsIgnlssIMVs iso ihombì/ hlC LoCI In paCe qVIescIt Aetatis 81 Familiaris 34 obiit 5 sept.
   Non trovo notizia nel Dizionario degli Artisti di Filippo de Boni di uno scultore Giovanni Giuliani o Zuliani veneziano. L’anno della morte è 4693, sommando le lettere majuscole colla norma, cioè I vale unità V vale cinque, C vale cento, L vale cinquanta, HI vale mille.
          Voi V. pag. 322.
   Agli Oratorii , si aggiunga: • Sponsa seu » anima fidelis quaerens sponsum seu amo-» rem divinum rapitur in "E^tao-tv ; can-» tiuncula sacra ex cantico canticorum Salo-» monis, dedicata N. Fem. Catharinae La-» bia, canenda a pia virgine Antonia ftliler » de nosocomio S. Salvatoris Ineurabilium. » Veuetiis apud Antonium Zatta MDCCLXXIV » 4.° pagine 4. » con contorno inciso in ra-» me ad ogni pagina. - -, • .
Voi V. pagi 335. col 1. .eisan
   Di Valerio Chericato figliuolo di Valerio, e dell’ opera sua sulla Milizia , vedi anche Filippo Pigafetta nella traduzione de’ docu-