772 NELLA CHIESA DI SANT’AGOSTINO. ci par di veder in esse di quello spirito che vorremmo vedere e in voi e in tutti. Non ci maravigliamo di tali parole uscite dalla bocca di un apostata dalla cattolica fède. Diciamo solo clic di questo opuscolo rarissimo non fece menzione (se ho ben guardato ) nò Apostolo Zeno, nè il Renouard; bensì l’Haim nella Biblioteca de’Libri rari a p. 622. num. 10, ediz. 1771 in 4.° se non che ivi si è detto agli studiosi invece che degli studiosi ; e il canonico Stancovich che copiò dall’ Hai in replicò lo sbaglio ( Voi. I, p. 425. num. 12. Uomini illustri dcU’Istria). Voi IH. p. 45. colonna 4. Quanto alle contraffazioni delle edizioni Al dirne ed alle persone che vi presero parte, è a leggersi l’erudito ed elegantemente stampato opuscolo del chiarissimo A. Panizzi intitolato Chi era Francesco da Bologna? Londra nelle case di Carlo Whitlingham MDCCCLV1II, dal Panizzi dedicato ad Enrico d’Orleans duca d'Aumale, dal Museo Britannico. 9. genn. 1856. Voi. IH. p. 60. Cinque lettere inedite di Paolo Manuzio c uua di Aldo pur inedita furono stampale per nozze a Faenza a cura di Francesco Zam-brini. Sono ricordate a pag. 829. Appendice n.° 27. Arch. Storico. 1852. Voi III. p. 62. col. \. Il Graessc nel Voi. II. p. 501 del Tresor Bibliogr. Drcsde 1860 ricorda l’opuscolo. J. Crilonii Scoli in appulsu ad eeleberrimam ur-bem venetam de proprio staiti Carmen ad Aldum ilanucium. Ven. ex typ. Guerrea. 1580. 4.® Voi. HI. p. 47. 48. Alle testimonianze illustri intorno ad Aldo il vecchio aggiungasi anche Pietro Crinito fiorentino. Questi a p. 554 del libro De ko-nesta disciplina, de poetis latinis ec. Basileae MDXXXII. in 4.® ha un carmen intitolato Ad P. Misenatem Palritium Venetum, che comincia d Salve o praesidium meum perenne » Misenas Veneti decus senalus * Cui dulcis tenero lepore Syren » Frequens mollibus insidet labellis, » Quid agunt vetercs mei sodales • Facunda Aoniae cohors Minervae? » Aldus, Phosphorus(l ),et comis Novatus.] » Quid Bembus lepido disertus ore? ec. Non so se i biografi molti di Pietro Crinito abbiano indagato chi sia quel P. Mise-nate patrizio veneto , senatore , coltivatore delle Muse, amico del Crinito e degli altri letterati che vi si nominano. Non essendo mai stala la famiglia Iflisena o Miseriate fralle pa» trizie nostre, sospetto, o che il nome sia coperto, o che siavi sbaglio di copia ; sbaglio però che fu ripetuto in tutte le edizioni del Crinito che vidi. Questo poeta fu già in Venezia, e fra società di uomini dotti (v. Lib. V. cap. 111. c Lib. XXV. cap. VII. de honesta disciplina). Egli morì verso il 1505; quindi quel veneto senatore dovea fiorire circa 1480. Ma e quanti ce n’erano pur allora di illustri! vedi Sansovino ec. (2) Voi III. p. 64. col. 1. e 2. A proposito di Nicolò Manassi stampatore col segno Aldino, vedi il Ragionamento spirituale di Mons. Antonio Antonii arciprete d’A-sola ec. In Venetia al segno d'Aldo presso Nicolò Manassi ooDCXIX. ricordato dal Renouard (1) Che questo Fosforo sia quel Lucio Fosforo uomo dotto del quale nel Sommario di una lettera di Pietro Surnnionte da me stampato nella Memoria intorno n Marcantonio Michiel (Venezia, p. 413. 1861. 4.° inserita nel Voi. IX delle Memorie dell’istituto) si dice che in un codice di Plinio miniato da Gasparo Romano vi è la Natura dipinta con le parti e circumttantie sue ordinate per un huomo dotto eli quel tempo (circa 1520... .) Riesser Lucio Phosphoro, eh’ è delle belle e rare cose che si vedono ad nostri tempi ? (2) Mi piace di ricordare che fra i varii dotti nominati dal Crinito nella curiosa sua opera, è il nostro Ermolao Barbaro, della cui morte succeduta in Roma nel 4493 egli fa menzione nel Lib. I-p. 14. e 12. e nel Libro XV. p. 234. 235. della suddetta opera De honesta disciplina. Egli dice alla p. 135, che avendo Lorenzo de Medici saputo che il Barbaro nell’andare in una delle ambascerie cui era destinato dalla Repubblica (e credo fosse quella a Roma 1490-1491) sarebbe passato per Firenze,