AI sema bb 'i, , H ,t la . K A? «j o CltfcjLOll i) I fjf* Nella Gallèria Correr esiste .una effigie ad òlio di San Girolamo Miarii, in abito nero alla spaglinola, giunte le palme, e rivolli gli occhi a! cielo. Il quadro ò in mezza figura, non compiuto. II pittore è Giacomo Da Ponte. Osservo che per lo più le antiche immagini del Miani incise sono in profilo, barbate, e colle mani giunte. 1»q -b ne )in9ni cJzsup olatÀiiIisiiu o^an Voi. V. pag. 385. nota. Della pia e coltissima giovane Anna Maria Marovich ricordarono il nome e le opere anche il dottore ab, Giuseppe ValentineUi nella Bibliografia della Dalmazia e del Montenegro (Zagabria 1S¿55 pag. 232) e l'abate Siraone Gliublch nel Dizionario biografico degli uomini illustri della Dalmazia. Vienna 1856. pag. 197. Essa Marovich è assai pur lodata da Marina Astori nella lettera a Pietro Ccc-effètti per layrea di Antonio Pancrazio. Venezia. \aralovich. 1839. 8.° . «nihati lli'if|,,[f>,» nbeq If Voi V. pag. 387v • »Usi* aitai)' -orni* Dal citato testamento di Claudio Scotti figliuolo del quondam oonte Ferdinando, si rileva che il conte Ferdinando fu generale dello sbarco della \Repubblica Veneta ; che aveva qipoti i conti Ferdinando, Carlo,$ipolò, e Filippo figliuoli del conte Paolo suo fratello ; parla de’ mobili della sua casa in Crema, e la moneta eh’ egli nomina, è scudi piacentini. Domandava nel 4857 informazioni di quel co: Claudio un amico dal cav. Angelo Pezzana di Parma ; il quiil ai^ico.^crede che » gli Scolti di Treviso sieno degli antichi » mercatanti i quali quando, andavano alla » fiera di Piacenza, facevano riaapito presso » gli Scotti di Piacenza, ed esiste qualche » mandato di procura fatto dagli Scotti di * colà a quelli di Treviso per esigere danari » prestati, 0 residui di pensioni.loro dovute » in Venezia 0 nello Stato della repubblica. » Illustre fu il conte Onorio Scolti, il quale dopo aver fatto il mestiere .delle armi nel Piemonte ed in Francia, dalla repubblica fu chiamato e spedilo del 4570 in Candia, poi al soccorso di Famagosla in Cipro, ed al-Tajuto dell'isola diTine neU’Arcipelago. Finalmente andò Governatore generale in Albania. Ajlri se ne registrano fra’ veneti militari , e degli ultimi fu il detto conte Ferdinando, ricordalo a p. 644 Libro XIII delle Vite de’ Priucìpì dal Martinioni, perchè nel 1616 « fugò cinquecento soldati arciducali » che tentavano invadere il territorio di Mon-» falcone e depredarlo, lasciando le prede con » uccisione di molli di loro » £= Fu Ferdinando inoltre uno de’ capi principali delle milizie della repubblica in Dalmazia nel iGiG, e 1'anuo seguente andò in Presidio a Sebc-aico, e nel 4648 all’impresa,di Dernis, Knin, e Clissn, e a quella di Malvasia nel 1653; delle quali cose serba notizia Io storico ¡Nani (Voi. I. 90. 428. IL 65. 412, *74. i7a.,Sl5.jj[ fai? £ Voi V. pag. 389. 7 All’ illustrissimo sig. Cristin Martinelli, Domenico David addirizza un’ Oda intitolata : Che non si considera il Ciclo come si deve (Poesie liriche postuj^.^ffflyi. I4&vi$a,éi6& Wo oJlotn . .1V oboT