SAN GIOBBE. nel gennajo 1620, e da un’aggiunta informativa sulle persone che lo accompagnavano, che il Padavin abbia fino allora servito per trentanni appo ambasciatori in Savoja, in Ispagno, in Francia, in Germania, in Roma più volte, in Costanlinopali, in Olanda : cosicché avrebbe cominciali i suoi servigi circa il 1590. Da tale notizia si potreHbe dedurre che Marcantonio fosse nato circa il 1570 = Del 1658 segretario di Luigi Molin ambasciatore straordinario a Carlo duca di Mantova per la sua esaltazione al seggio ducale ~ Dell’annc stesso 1638 segretario del cavaliere e procuratore Giovanni Nani inviato ambasciatore straordinario a Roma per sopire i dissapori della repubblica con Urbano Vili, e per la riposizione dell’ iscrizione in memoria della vittoria da’ veneti riportata nel 1177, di cui vedi a p. 246 del Volume II. delle Inscrizioni e altrove. La relazione del Nani al Senato sta nell’Archivio generale ed è in data 10 luglio 1640. Non solamente poi il Padavin servì bene la sua repubblica come segretario di ambasciata, ma si anche come ambasciatore, ossia come Residente presso varie potenze. I suoi dispacci conservavansi già in varii volumi della Biblioteca manoscritta del fu senatore Jacopo Soranzo, e molli se nc conservano oggidì neU’Archivio generale ss Mi sono noti quelli scritti nella residenza di Germania da Vienna negli anni 1622, 1623, 1624, 1625, 1626, 1627; in uno de’quali, cioè in quello del p.0" marzo 1625 dice: Dopo il corso di 30 anni di riverente, devoto et fedel servitio da me prestato a diversi eccoli, ambasciatori et altri pubblici rappresentanti in Costantinopoli, et posso dire a tutte le altre Corti di christianità senza essermi in questo così longo spatio di tempo fermato a pena un mese in Venetia, mi trovo già quatta anni sono secretario appresso la Maestà Cesarea ss Al tri dispacci sono dalia Savoja dal 16 agosto 1627 al 26 febbrajo 1627 (cioè 1628 ss Dalla Toscana, ossia da Firenze ne scrisse molti che compirono gli anni 1629, 1632 ss uno de’quali dispacci dell’anno 1630 ricorda certi danari che furono rinvenuti nascosti nel palazzo del Gran Duca, di ragione della fu Bianca Cappello granduchessa ss Apparisce che fosse residente in Toscana anche negli anni 1634. 1638, come dalla Relazione di esso M. Ant. Padavin della Corte e Stato del gran duca di Toscana, esistente già nei codici Svayer, e dalli dispacci del 1636,1637, 1638. che trovatisi descritli-ne’cataloghi Soranzo alli numeri 89. 96. 108. 117 ss Della sua residenza in Napoli hannosi nello stesso catalogo Soranzo (numeri 62. 70. 71 ec. ) notali i dispacci degli anni 1,631. 1632. Al nostro Marcantonio Padavin, Marco Gi-nami addirizzava il libro seguente: La libe-ralione di Venetia all’ illustr. sig. mio osservandissimo il sig. Marcantonio Padavino residente veneto a Napoli. In Venetia MDCXXXI. in Barbaria delle Tavole appresso Giambatista Cornati. 4. In questa epistola il Ginami dà ragguaglio al Padavin di tutti que’ particolari che ha pollilo osservare nell’incontro della peste, e della liberazione per intercessione della Beata Vergine. E perchè non si confonda questo Marcantonio Padavin, con un altro più giovane, ma contemporaneo dello slesso nome e cognome dirò, che nel codice Soranzo 85 al num. XXXV dell’^i/rfenf/a a’ codici descritti nel Volume I. del Catalogo mss.°; e nel codice della Biblioteca Svayer num. 751, come dall’altro catalogo msa. si nota : Viaggio dei signori Simon Contarmi cavalier e procurator, e Francesco Erizzo procurator ambasciatori estraordinarii delta Signoria di Venezia all'itn-peratore Ferdinando II. descritto da Marcantonio Padavino il giovane, nipote del segretario Marcantonio Padavino, principiato dai dì primo maggio 1621. Comincia senza titolo : Essendo stato eletto all'imperio Ferdinando secondo .... Finisce : alloggio e comodità convenevole. Indi segue la noia de’Iuoghi per li quali passarono andando c tornando da Venezia a Vienna, e da Vienna a Venezia. Questo Marcantonio Padavino ¡1 giovine era figliuolo di Giambatista q. Nicolò padre de! segretario ss Fu già posteriormente segretario anche il nipote. Era uomo coltissimo, e ascritto fra gli Accademici Generosi. Di lui abbiamo un Madrigale che comiucia : Misto a t’argento e t'oro, che sla al registro M. 2. della Raccolta di poesie in lode delli signori Giambatista Foscarino et Antonio Barbaro Rettori di Padova, intitolata: L’urna d’oro. Padova. CriveHari 1614. 4,to, dedicatore e poeta Alvise Miani. Potrei aggiungere più antiche notizie in-