sua disposizione un appartamento nella via dell’Accademia Albertina proprio in faccia all’abitazione dell’ex dittatore ungherese Kossuth. Il 18 marzo (1864) Kvaternik è con D’Ancona, che lo saluta come l’uomo più celebre della Croazia, al quale sono senz’altro aperte tutte le porte in Italia. D’Ancona è pieno di fiducia : rivela circostanze assai interessanti, per esempio che tutte le decisioni del Governo di Vienna, anche le più segrete, gli vengono fedelmente riferite entro due giorni, poiché nella sola provincia di Venezia ci sono oltre trentamila soldati croati. D’Ancona accentuava ripetutamente, che senza la libera Croazia non è concepibile la libera Italia. Kvaternik e D’Ancona si mettono subito al lavoro. Su preghiera di D’Ancona Kvaternik scrive subito biglietti di presentazione e raccomandazione per gli ufficiali croati nell’esercito austriaco Jakovcich, Kraljevich, Brusich, Crnadak, Malesevich ed il capo del Risorgimento croato a Zagabria dott. Ante Starcevich ed impartisce le istruzioni necessarie ad un corriere garibaldino, che parte subito con tutti i biglietti per il Veneto e per la Croazia Il 25 marzo 1864 Kvaternik si incontra per la prima volta con Cairoli, il quale era - 3i -