ALLA CHIESA DI S. SEBASTIANO DEI GEROLIMINI. 909 gono le Ire, or ora (febbrojo 1862) pubblicate ed illustrate dall’ infaticabile Zanottó le quali sono nel soppalco della Chiesa cioè : Ester che avviasi la prima volta al re Assuero = Ester coronata regina da Assuero — Il trionfo di Mardocheo. Voi IV. p. 213. 214. V. p. 650. col. 2. Il signor Antonio Gazzoletti pubblicò una Memoria della Zecca di Trento ( ivi. Seiser 1858. 8.vo). Alla pog. 52-55 ricorda la rara medaglia di Pietro Balanzan, e ritiene che sia stato sbagliato il nome e il cognome del personaggio, che, secondo lui, dovrebbe esser Rodolfo Bellenzano, conchiudendo quindi che quella medaglia indicata di Pietro Balanzan spetti al Trentino non al Veneziano. Egli dice che nulla prova il rovescio perchè l’allusione alla morte comune è poco attendibile e tale da attribuire a quel rovescio un pensiero ozioso e che insegna nulla. Io tengo le mie riflessioni, parendomi strano che l'incisore o chi diede ad incidere abbia così di grosso sbaglialo nel nome e nel cognome dicendo Pietro Balanzano, anziché Rodolfo Bellenzano. Nel mio Codice 2674 all’anno 1335 15 gennajo si legge : Petrus Balanzano caput contrale ad dandtim frumenlum prodedisse prò cedulis Officio Frumenti certos qui sibi solve-rant, condemnalus in lib. 100. Voi IV. pag. 227. col. 1. linea 10. Sono stato troppo severo nel dire che i forestieri comprano i codici ed altri monumenti Veneziani più per vanto, che per ¡studio. Essi, e particolarmente gl’inglesi , approfondano i loro studi anche sulle cose Veneziane, e ne sono pruova i libri d’arte e di Storia Veneta che indi n'escono. Voi IV. pag. 233. miot. 9. Ridotta a miserabile stato dalle milizie nèl *848 la tela famosa di Paolo Caiiarì, che qui ricordo, Il Convito di San Gregorio Ula-Wo esistente nel Cenacolo dei Padri Serviti della Madonna del Monte in Vicenza, fu tallente bene ristaurata da Andrea Tagliapie-'ra di Venezia ^ che meritò gli encomH di tutti gii artisti e degli Intelligènti. Veggasi la Tomo VI. Gazzetta Ufficiale Veneta 24 marzo 1858. n.o 67 a pag. 203, dov* è un articolo relativo di Carlo Barbera, e un epigramma latino mio, nel quale fingo che Paolo veggendo cosi bene dal Tagliapietra risarcito il suo quadro faccia voti perchè allo stesso pittore vengano affidati per ristauro i quadri suoi che ne abbisognassero. Voi. IV. pag. 688. col I. linea 44. 1451 — correggi — 1452 more comuni Voi IV. pag. 1\% nell'indice. JJJJ Sanuto Letizia — correggi — Snntito Crisiina. Voi. IV. pag. 180. 181. Del pavimento della Cappella Landò tornò a far menzione il cavaliere Vincenzo Lazari a pag. 77. 78. della Notizia d’opere d’Arte della Raccolta Correr. Egli ravvisa nella Q le lettere V. T. B. cd L. e dice sembrargli io stile delle majolichc di Caslelduranle. Io per ¡sbaglio aveva ommessa la L. ^»ÌALLA CHIESA DI S. SECONDO. Voi 1. pag. 29G. e p. 368. Ho comperalo in quest’anno 1861 un volume mss. cartaceo in fui. intitolato Storia deli Isola e Monastero di San Secondo colla Fila e Martirio del Santo titolare di F. A. S. D. 0. D. 1*. (cioè frate Alessandro Spaziani dell’Ordine de’Predicatori). È scritta dopo ciò che ne aveano detto il p. Bernardo Maria de Ilubeis, e Flaminio Corner. È divisa in tre parti. Nella prima dai creduti suoi prin-cipii per via di cangili et ture discende fino all’estinzione del titolo abbaziale, 0 conventuale Benedettino ch'era annesso all’isola. Nella seconda dall’ingresso della Religione domenicana perviene fino all’incominciamento della Congregazione dello stesso sagro Istituto, chiamata del bealo Jacopo Salomone. E nella terza da quell’epoca fino a’nostri giorni (cioè circa 1770). Delle molte curiosità che vi si trovano, noterò alcune = L’incendio del 1559 dei quale ho detto nella Inscrizione 3. a 117