S A N G I 0 B B E. 593 Padova (4)= 4581 eletto sopra la ristaura-zione del Palazzo ducale abbruciato (2) = 1584 Capitanio a Brescia (3) -1589-92 Consigliere nel Sestiere di Cannaregio, dove era andato ad abitar le sue case a piedi del ponte (A). Il Priuli va notando più altri carichi che Daniele ebbe dal Senato e dal Consiglio de' X, da lui tutti esercitati con sommo candore e singolare prudenza, fra’quali nel 4593 gli fu data dal Cons. di X. la so-praintendenza alla fabbrica delle prigioni di là del Canale (5), e ordinò quelle che si veggono appresso il Ponte della Paglia. Fu anche ballotato doge nel 4595 al momento della elezione del Grimani, ed alcune volte anche a procuratore di S. Marco; ma essendo morto l’anno 4596 a’ 30 di novembre abbandonò con la vita anco maggiori onori che degnamente se li convenivano, e fu sepolto a San Geremia nelle arche fabbricate con l’altare posto nel volto fra quello del SS. Sacramento e quello della Madonna con la inscrizioneseguente: DANIEL PRIOLVS SENATOR 1LLVSTRISSIMVS IVSTITIA INNOCENTIA AC PIETATE INSIGNIS HOC S1BI SVISQVE POSTERIS MONVMENTVM V . P . C . V1XIT AN. LXXV . MENS . VII . D . XXVII . OB . PRIDIE KAL . DEC . MDLXXXXVI. (Questa memoria che traggo parimenti dal genealogista Priuli è pure conservata dal Palfero, ma con qualche piccola differenza; io però preferisco Io storico della famiglia, poscia-chò la epigrafe perduta ne’ ristauri, o a dir meglio rifabbriehe, avute da quella chiesa, più non si vede =: Il genealogista della casa non indicò che il Priuli, frammezzo agli affari pubblici, di-leltavasi di conversar colle muse e che per tale sua inclinazione alla poesia ebbe lodi dai contemporanei. A pag. 27. delle Rime di diversi in morte d’Irene delle Signore diSpi-limbergo (Venezia. Guerra 1561. 8.vo) avvi un suo Sonetto che comincia : Trovili le dotte penne e i sacri inchiostri. E un’ altro suo Sonetto egli dirige a Pietro Gradenigo, che principia: A Voi, Signor, cui più cortese e pio, che sta alla fine delle Rime di quest’ultimo impresse in Venezia da' Rampazetti uel 4583 in 8.vo ; il quale Sonetto è in risposta di uno del Gradenigo a p. 37, che comincia : Ben onorar e riverir debb’io Voi tra più chiari asceso alti scrittori ec. Sappiamo poi dall’altro genealogista Cappellari che Daniele Priuli insieme co’ fratelli Zaccaria, Alvise, e Giambatista tulli Conli di Sanguinetto stipulò nel 4552 istrumento d'accordo colla Comunità di Verona. Trovasi un libro intitolato : Epitafii giocosi e vani di Angelo Maria del Priuli. In DANIELI PRIOLO PRAES . IVSTO ACJPIO OB PESTIL . AVERSAM_ FAME EXPVLSAM ET CONCORDIA CONSERV . CIVITAS GRATA P M D LXXIII. Nè pare bugiardo l’epitniHo, concordando con quanto dice Gianfrancesco Palladio a pag. 495. 496. del Volume II. delle Storie del Friuli. (4) Corrisponde colla nota dell’Orsato - 4580 Daniele Priuli capitanio. (2) Questo certamente è l’incendio del 4577 avvenuto a’ 20 del dicembre ; e il Priuli fu negli anni posteriori uno de’ sopraintendenti al risarcimento ; giacche, come bene osservava il chiarissimo abate Giuseppe Cadorin (p. 43. Pareri ec.) i Provveditori alla fabbrica Ducale si mutavano animalmente. (3) Esiste nel Generale Archivio la sua Relazione -in data 43 dicembre 4585 ( Elenco Relazioni mio p. 466, e p. 471 tergo ). (4) Queste cate, oggidì ridotte ad un Palazzo, hanno sul lato che guarda la fondamenta di S. Giobbe lo stemma PRIVLI scolpito sopra una porta, otturata, il quale stemma è fra le sigle denotanti l'anno M D. XX “«Questo Palazzo (scrivevami nel 4859 il cavaliere Sardagna, che attualmente lo abita) » fu lasciato da Elena Priuli q. Angelo Maria, maritata in Federigo Venier, ai suoi figliuoli Giovanni e » Pietro con testamento del 48 agosto 4756, pubblicato ai 19 maggio 4762 ~ Fu poi comperato da » Girolamo Manfrin q. Pietro con Istroinento del 24 giugno 4787. Nel 4802 passò a Pietro Manfrin » figlio di Girolamo che nel 4835 morendo, lo lasciò in eredità alla sorella marchesa Giovanna Manfrin » maritata in Giambatista Plattis — Nel 4849 venne per eredità materna in possesso della vivente » Lina Plattis maritata col cavaliere Sardagna. (5) Per Canale s’intende il Rio della Paglia. Del resto vedi Temanza a p. 515.