786 ALLA CHIBSA DI S. ANTONIO ABATE. 4855 da Padova. Ecco le sue parole : c Con- > tinuando i miei sludii sull’arie c gli arti-» sii italiani mi sorge qualche dubbio in-» lorno al Giacomo Lanfrani ( o meglio di » Lanfranco) che murò Sant’Antonio di Ca-» stello. Leggo che tu uel Voi. I. delle laser. » a pag. 460 attribuisci al Lanfrano il mo-» dello della maggior facciata di quella Chie-» sa; ma tale facciala (per quanto osservo » nel disegno che ne dà il Forestiero Illu-» minato ) era sullo stile del rinascimento » proprio del Priore d’Ungheria Antonio Grill mani (1484) che la fece innalzare, era pre-» cisamenlc simile a quella di Santa Maria » Maggiore. Quindi non posso ritenere auto lore il Lanfrano che modellava sullo stile » romano-barbaro, ossia gotico-italiano come » da noi si chiuma. E infatti di questo stile » i vecchi mi assicurano fosse l’interno di » quel tempio che noi non giungemmo a » tempo di ammirare. E di questo stile era »San Francesco d’Imola (ora mutala in » teatro) innalzala già dal Lanfrano nel 1543. » Io crederei dunque che il Grimani facesse » a! suoi tempi erigere la ironie della Chiesa » di S. Antonio da un architetto de’ suoi » tempi, perchè forse il Lanfrano non avesse » terminata l'opera sua anche nella decora- * zione esteriore della Chiesa; ma vorrei » prima di arrischiare questa coughiellura » sentire che cosa tu dica, o so tu abbia » notizie più positive per illuminarmi in que-» sta duhbielà. » Risposi, che nessuna altra memoria ho trovato intorno al Lanfrano oltre quella serbataci del Sansovino (ediz. 4581. carte 6. tergo p. 464. ). | A»* ♦ A .8 Ai filitir Jn svini) «< Voi. I. p. 161. ime. 5. Pietro Pasqualigo essendo ambasciatore a Ferdinando re di Castiglia gli lenne al sagro fonie un figliuolo per nome Don Zuanne. La notizia si ha alla p. io. della Relazione di Leonardo da Ca’ Masser sopra il Commercio dei Portoghesi nell’india (a. 4497. 4506.) inserita a p. 45 e segg. dell’Appendice 10 all’Archivio Storico Italiano (Firenze 4845). Quando scriveva il Masser quel principino battezzato, aveva anni 5 1/2 in 4. Nei Codici vFoscariniani a Vienna ( non a Venezia, come per ¡sbaglio leggesi a p. 150. in nota della Scorsa di un Lombardo negli Arcliivii di Venezia 4836. 8.®) è Rapporto sull’ entrata trionfale del Re di Francia in Milano, fatto al doge dai due Oratori veneti Marco Dandolo e Pietro Pasqualigo 2 ottobre 1515. Vedi Gar. mss. Foscarini p. 421. Bum. 436. Voi. V. Archivio Storico). Questo medesimo Rapporto stà a p. 204. dei mss. Diarii di Marcantonio Michiel, da me posseduti e comincia: Senne Princeps etc. Hoggi dopo disnar la maiesla cliristianissima trionfalmente è entrala in questa Città con tutta la sua Corte ... Fin. et non voleva salvo gente armata. Gralie etc. Mediolani die XI tnensis octobris 4515 hora 2. noctis. Marcus Dando-lus doct. et eques Petrus Pasqualicus doct. et eques. Oratores. Anche il Sanuto ( Voi. XI. p. 213. 214. sotto il di 46 ottobre 4515) ha lo stesso Rapporto. Il Rosmini (Storia di Milano p. 410. T. III. a. 4545 ) pone l’entrala del Re a' sedici di ottobre, ma fu agli undici, come hanno il Michiel c il Sanuto. Voi. I. pag. 157. 160. Riveduti i Catastici di questa Chiesa esistenti nel Generale Archivio, e i volumi degli alli corrispondenti, trovo di aggiungere al proemio varie curiosità spettanti alla fabbrica di essa, e agli artefici che in diverse epoche vi lavorarono. 4347. Si legge nel Tomo II. carte 4. in carattere del tempo la seguente memoria della costruzione del pozzo. Vedesi che v’era scolpita. ANNO MILESIMO CCCXLVII . ADI XV DEL MESE DE DECEMBR10 FO FATO QVESTO POZO IN TEMPO DE MS. FRA ZOTO DE LI ABATI DA FIORENZA PRIMO PRIOR DE QVESTO OSPEDAL DE POVERI DE S.to ANT.° DE VIENA ET MARTIN SPI-CIER ET MATIO IN EL TEMPO DE MS. ANDREA DANDOLO DOXE ET DE GV1EL-MO STRAC1ARVOL PRIMO LVOGO ET NICOLO DA MOLIN PRIMO SCRIVAN E DEGAN! MAIS . . . IVSTIN ARMAROL DA COMO ET ANT.° DAZO ET LVNARDO ORSA EL QVAL POZO E FATO DEL BEN DELLA SCVOLA . AMEN. S MABCO CATAPAN PRIMO DEGAN S MARCO MAZALORSA SECONDO DEGAN E CASTALDO. Abbiamo memoria nel Tomo II. del Catastico che de! 4 558 fu restaurato il pozzo, concorrendo alla spesa, olire il monastero anche il principe.