il nuovo diritto pubblico che è stato messo sotto l'egida dei trattati di Vienna e di Parigi e che si spera senza dubbio di far funzionare in perpetuo, benché costituisca il fallimento e la rovina di tutti i diritti storici e implichi per conseguenza il trionfo assoluto della forza sul diritto e la diminuzione morale dell’intera umanità. « L’Austria — è questa una verità ormai indiscutibile — si è attribuito il compito di escludere i principi della giustizia, scopo supremo delle società organizzate. Dal momento che la Casa di Absburgo-Lorena, abusando della propria autorità, rifiuta di sottoporsi alle leggi morali e alle tradizioni, è necessario, è giusto che i suoi pretesi sudditi, liberi cittadini dei quali essa vorrebbe fare degli schiavi, rientrino nell’esercizio della propria libertà per assicurarsi il mantenimento del diritto umano e tradizionale, e l’applicazione permanente delle leggi morali che costituiscono il diritto divino. Poiché il Sovrano, invece di proteggere la generale esistenza degli Stati che Egli legalmente o illegalmente, si è trovato a governare, os3 firmare la loro sentenza di morte politica, è giusto che i popoli così trattati, invece di proteggere l’esistenza della monarchia austriaca, non esitino da parte loro, a firmare la sentenza di morte della Casa d’Absburgo. - 50 -