870 ALLA CHIESA DI S. MARIA DELL’ORTO Voi II. pag. 309. col. 1. e 2. Carlo Zaocaruolo ha una lettera a Lodo vico Dolce datata da Veuezia S marzo 4349 in lode della Giocasla tragedia di quello , impressa da Aldo. MDXLIX. 8.vo Giannantonio Zancarolo ha auche versi italiani in lode della Virginia Tentata e Convertita, favola di Nicolò Tagliapietra canonico di Torcello. Venetia. Pinelli t623. 8.° fig. Voi II. pag. 310. col. i. Il Morelli nei suoi Zibaldoni (estraili miei Cod. 3206. numero 35) segua l’epoca del dottoralo di Girolamo Ramusio , così : « Ex » Tabulario Episcopatus Patavini anno 4476 »47 lui. Doct. in Art. Hieronymi Ramusi * Civis Ariminensis. Prom. Petrus Roccabo-» nella, Paulus a Flumine, Christophorus Re-» caualensis, Franciscus de Noali, Comes de » Facili. Testes Hieronymus Donatus patr. » venet. Hieronymus Trapolinus patavus, Fri-» gerius de Frigeriis Venetus. » Vói. II. pag. 315. V. 596 col 2. Le indicute poesie e altre di Paolo Ra-nmsio il vecchio vedi ora nel Codice Marciano CCCLXIII. classe IX. Volli. 332. eV. III. p. 504. col i. linte. La Ciltà amica dal Rapido era Bergamo. Voi II. pag. 335. col 2. e IV. 670. Alcuni brani de’ dispacci di Girolamo Ra-nusio residente in Napoli dal 4594 al 4597, Irovansi riportati dal cavalier Mulinelli da p. ¡73 a p. 491 della Storia Arcana. Voi. II. pag. 343. 344. num. 16. ove del B. Giovami Marinoni■ Scrittura del padre Marco Vidal teatino circa il culto del B. Giovanni Marinoni. Così puossi intitolare una rarissima slampa in fol. di pagine 44 che comincia con un avviso Ialino ad Leclorem e segue con questa pro-posiiione : « An hic et nunc imago beali » Joannis Marinoni Veneti clerici regularij » possit jusle licite et aeque bene io ecclc'' » siis permanere apposita cum radiis et ti-» luio Beati, ut illi cultus publicus exhi-» beatur ? » In fine , dopo le approvazioni, e il \islo di Giovanni Cavalli Podestà vi è: Patavii MDCLXVI. apud Joannem Baptistam Pasquati. 11 padre Marco Vidal con questa scrittura difende il legittimo culto del Marinoni, contro il quale culto, che non era ancora stato assoggettalo all’ approvazione de1 Pontefici , fu nel 1662 promulgalo un editto dagli Inquisitori di Portogallo. Per la Scrittura del Vidal fu proceduto contro di lui, e ritirala la stampa, la quale per tale motivo divenne rarissima. Fa cenno di ciò anche il padre Ignazio Lodovico Bianchi a p. 347 della Vita del Marinoni, ma sembra che non abbia veduta la stampa della quale più particolare notizia forse avrebbe dovuto dare. Voi. II. pag. 342. insc. di 5. pag. 346. in se. 421. nota i. Olire la Matricola che in questo luogo ho ricordata , ne registro un’ altra spettante a questa Scuola o Collegio de’ Mercatanti sotto la protezione di S. Cristoforo. Essa sta nel-l’Archivio generale, come l’altra = È un Codice iu fol. reale, preceduto da una duplice miniatura in fondo d’oro : la prima rappresenta Cristo in Croce con appiedi la B. V. e San Giovanni, e in aria angeli che raccolgono il sangue che esce dalle mani e dal costato di Gesù s la seconda di fronte ha la figura di San Cristoforo col bambino Gesù in braccio, e appiedi parecchi confratelli. Di sopra la figura è scritto SANT’ CRISTOFOR' MECAT4, lettere gotiche, com’è tutta del secolo XIV la miniatura logorata però nella parte inferiore in modo che appena si conoscono le figurine de’ confratelli. La carta che segue ha nella iniziale un S. Cristoforo miniato in atto di camminare sull’ onde e la Scrittura comincia : « In nomine patris » et filii et spùs sci. amen. Questa sie la » mariegola de la scuola de mes sen Xpo-» foro di mécadati al nome de dio eterno » amen. Corando 1’ ano del nostro segnor » iheus xpo millelrecéto selanta sete indi-» cion quintadecima di odo del mexe de