082 SAN GIOBBE. torno alla famiglia PADAVIN esimendole spezialmente dal codice XC1I1. classe VII, esistente nella Marciana, codice già posscdulo dallo Svnycr, in fol. parte cartaceo, parte membranaceo, in fine del quale souvi privilegi di sovrani a favore di essa, che rimontano all'anno 4077 e vanno lino al 1458; ed avvi pure parte presa nel Maggior Consiglio l’anno -1510 «a supplicazion di ms. » Zuanbutlista Padavin padre de ms. Nicolò » secrelario dell'lllust. Cons. di X. tradotta » dall’autentica latina per il sig. Enea Pic-» colomiui pubblico lettore nella Cancellala >i ducale. «In questa parte si dice» cbe per li singolari meriti della famiglia PADAVINA acquistati a favore della Repubblica nella difesa di Brazzo di Maina e di Corone, col sogrificio delle proprie sostanze; pel naufragio di due sue navi ; per la prigionia di Girolamo Padavino nel castello di Rayfemberg ov’era Castellano (I), la Repubblica grata accordò a Giambalista Padavin e successori la Cancellarla di Arbe in perpetuo. £ questo accordo fu adi 40 gennaio 4511 sotto il doge Leonardo Loredan. Nei tempi più vicini, il Martinioni ricorda Sebastiano Padavino il quale tiene molte et esquisite pitture di Paris Bordone, di Andrea Itlantegna, del Tintorelto c d'altri insigni pittori, ila poi una raccolta di miniature et infinito numero di carte con disegni e componimenti de' più celebri pitlori antichi e moderni (LibroVili, p. 577. anno 4663). Questo Sebastiano io io credo figliuolo di Angelo c= E vedremo fralle iscrizioni di San Pietro Martire di Marano onorevolissima una a Giambalista Patavino (figliuolo di quel Marcantonio il giovane, di cui nella nota precedente) il quale trovandosi l’anno 4667 segretario di Giam-batista Ballarino suo cognato ministro alla Porla insieme con Girolamo Giavarina altro segretario della repubblica, caduto infermo spirò col Giavarina in brevissimi giorni nella carcere ov’era ristretto ( Vedi Nani Storia. Libro undecimo p. 546, e Valier. Storia di Candia p. 640. 641 ), Finalmente di Nicolò Padavino figlio di Marcantonio avvi : Oratio in funere, annuo ili. et rever. Jo. Baptistae Zeni S. R. E. Cardi-nalis liabita coram ser. veneliarum principe nec non excell. sapientissimoq. senatu in ducali D. Marci Basilica a Nicolao Padavino Marci Anlonii filio pridie idus maii. Venetiis 4656. 4. (*Un manoscritto dice XIIII. Rai. iunii ). È dedicata al doge Francesco Erizzo in segno della protezione che donò sempre a' vecchi della casa Tadavina s= Non garantisco che sia fattura del Padavino, sapendosi che tali orazioni per lo più non erano che recitate da’ giovani. 99. IOANNES ANTONIVS SICCVS DOCTOR DE MORTE PRVDENTER COGITANS VT OSSI. BVS SVIS IIOSPITIVM PAUATVM IIABERET POST LONGAEVAM QVAM OPTAT AETA-TEM HOC FIERI IVSSIT , DISCITE. Questa iscrizione è similmente nel codice Palferiano cancellata da linee di inchiostro diverso. La famiglia SECCHI o SECCO di origine Bergamasca fermò anche in Venezia la sua abitazione, e fabbricò nobile casa dì stazio in San Pantalcone, che ora (dice la cronaca Zilioli, circa 4 630) è posseduta da’ Dolfìni, perchè li figliuoli di Galeazzo Secchi andati ad abitar a Padova, e ricevuti fra la nobiltà di quel Consiglio vendettero quel Palazzo al cardinale Giovanni Dolfiuo. Avevano però case di stazio ed altre anche a San Boldo (SS. Ubaldo ed Agata). G ANN ANTONIO SECCO. Varii di tal nome in questa casa si trovano del secolo XVI. XVII. Uno figliuolo di Giangaleazzo, un altro figliuolo di Giaufrancesco, un terzo figliuolo di Pietro. Non saprei di quale fosse nato. Ad un M. Antonio Secco medico (come era, per quel che pare il presente) scriveva una lettera Andrea Calmo intitolata al pra- (4) Dice il Sanuto (Voi. XV. p. 92). In questo mese (settembre 4512) gionse iti questa terra hi-ronimo Padavin erra provedador a Itayfinburgi fo preso per todeschi stato presom in Lubiana mexi 29. Giovanni Vittori che fu provveditore nel Friuli, ed altri attestano la medesima cosa che Gerolamo Padavin era captivo in Raymberg in fondi di torre et havea taglia ducati mille e cinquanta ec. 8 dicembre 4512.