SAN GIOBBE. 551 gUstini de Augustinis Elegia De Triumpho Turcarum ex Pannonia - Veronae Discipulus. 1595. A. Sono alcuni distici, che cominciano : Barbara Threicius victrici tempora lauro Bizantum ingrediens dux redimitus ovai. Augustine, tuis cumulas qui stemmata Nanis Cerne triumphales quos agit illechoros. In fine stanno due sonetti sullo stesso argomento. A. In laudem ili. et excell. D. Augustini Nani equitis et D. Marci Venetiarum procu-ratorìs amplissimi Anagrammatismus Christo-pliori Phinotti (sta nel Parnassi Violae del Finoiti. Venetiis. 1619. S.vo). Egli fa un paragone poetico tra Cesare Augusto e il Nani. 5. Poesie nell' assuntione del signor Conte Bailurdino Nogarola al Collalerato generale della Repubblica. Verona. Tamo. A.0 s. a. Questa Raccolta è dedicala al Nani da Giamba-tista Riva in data di Verona 21 aprile 1621. E siccome sonvi aggiunte anche poesie latine, queste sono addirizzate allo stesso Nani con alcuni distici a’ quali è soscritto AM-PHEVS L. Tale dedicazione rammenta parecchi de’ magistrati sostenuti dal Nani. 6. De Lucernis antiquorum reconditis libri sex Fortuni Lieeti - Venetiis 1621« 4. E dedicato al Nani come Riformatore dello Studio di Padova. 7. Compendio liislorico universale di tutte le cose notabili successe nel Mondo .«..',. E Nuova Aggiunta al Compendio historico universale di tutte le cose notabili nel Mondo dal fin del 1604 sino al principio del 1618, di Nicolò Dogiioni. Venelia - Misserini - 1622. A. Sì il Compendio che la Giunta sono dedicati ad Agostino Nanni (così) cavaliere e procuratore di S. Marco. r 8. Breve Discorso dell’ intelletto humano 3 dell'arte. Venetia - Pinelli - 1626. A. L’autore Livio Sanuto lo intitola ad Agostino Nani. Un breve articolo intorno al Nani è premesso dall’illustre Enrico Cornet a pag. \. del libro Paolo V« e la Repubblica Veneta ec. Vienna - 1859. 8. Altri molti fra’quali lutti gli Storici Veneti parlano di lui, ed io pure l'ho ricordato in varii siti, che appariscono dagl’ Indici ¡=s Ma non voglio finire il presente articolo senza riferire un importante squarcio che riguarda il Nani inserito da Alfonso della Queva ambasciatore di Spagna presso la Republica Tomo VI. nostra nella Relazione che del 1619 fece ritornato davanti al Re suo Signore: Egli di* ce che «Agostino Nani è assai buona testa » politica resasi tale per il continuo gusto » che sin da giovinetto ha havuto di discor-» rere di cose di stato e molto più per l’incet-» ta che è sempre andato facendo di scritture » politiche delle quali intendo che ne babbi » un copioso museo« Nè è in lutto spogliato » della cognitione delle buone lettere alle » quali si è sempre mostrato inclinalo. A che » aggiunta la pratica che può haver aqui-» stato nelle Corte de prencipi dove è stato » ambasciatore devesi tener che il parer suo » sia appresso quella republica molto sti-» mato. Convien però dire ohe considerate » le leggerezze che egli ha fatte alla nostra » Corte di Spagna et a Roma ancora l’anno d dell’interdetto che han più del puerile che » del grave et del meritevole della carica » grande che sosteneva, sentoini sforzato a » giudicare che la intelligenza sua da me » per altro tenuta in qualche consideratione » sia deslituta da quella prudenza che do-» verebbe accompagnare soggetto che ha me-» ritato d’esser impiegato in maneggi grandi » per servitio del suo prencipe. Nella qual » opinione mi conferma ancora l’haver pre-» sentito che in questi ultimi moti di guerra » egli si sia lasciato uscire di bocca in luo-» chi publici alcune cosutie poco degne di » luì« Questo è il mio parere. Altri mo di-» cono che ciò non nasca da imprudenza, » ma più tosto da fervore della sua natura » altiera, colerica, et precipitosa che sendo “ per tale stata conosciuta dal popolo quindi » è nasciuto, che ognun aborriva il suo no-» me nè per suo principe mai volesse aecla-» marlo. Puoi esser che sia così. Egli muor » di voglia d’esser fatto doge, nè havendo fin » qui potuto riuscire molti credono che se » sopravive al vivente (Antonio Priuli d'au-» ni 73 in circa) sia per fare bella botta, » poi che al presente altro non pensa nè » altro invigila che in levarsi davanti li osta-» coli che gli possono attraversare questo suo » dessegno nè credo che se gli riuscisse al-» cuno se ne havesse a pentire sendo ricco » et assai splendido et ambitioso di sganare » il popolo dalla sinistra opinione che ha n concetta di lui » (Codice cartaceo mio del sec. XVII num. DGCCCXI. pag. sesta). 71