878 ALLA CHIESA DI S MARIA DEI SERVI. Alessandro Panasio e di ducati 1500 a chi Pasquale da Bitonto. Voi. V. pag. 608. Fra Paolo Sarpi insieme con Giovanni Marsilio e fra Fulgenzio Manfredi vennero nel 4607 citati a Boma per dar ragione de’ loro scritti — Furono vedute e stampate le citazioni riguardanti il Marsilio e il Manfredi; e quanto a quella del Sarpi, dice il Mican-zio nella Vita di lui a p. 50. dell'edizione di Helmstat 1750, che non se ne è veduto documento legittimo-, e il Giovini (Vita, p.284 ediz. 4836. Voi. I.) che r/ÌInquisitori di lioma avrebbero desideralo di sentenziarlo eretico e contumace, ma ebbero paura della vendetta del Sarpi. ss Ora io nel Codice 2688 possiedo a stampa l’autentico documento non veduto dal Micanzio, e ignorato dal Giovini. Questa Citazione, forse unico esemplare oggi esistente, vedesi dalle traccie della colla, essere stata attaccata in pubblico luogo di Roma a vista comune, e giustamente dedu-cesi che staccala nascostamente sia stata inviata a Venezia inclusa in qualche Dispaccio ss Eccone il preciso tenore : « De mandalo illustrissimorum et reveren-» dissimorum dominorum Cardinalium eon-» Ira haerelicam pravitalem Generalium In-» quisitorum. Ilio denunciatili- exeommuni-» calus Magister Paulus de Venetiis Ordinis » Servorum Venetiis degens ex odverso prin-» cipalis et declaratus incidisse et incurrisse » in poenam Excomniunicationis Maioris la-»> tae sententiae, perpetuae infamiae, privatio-» nis dignitatum quarumeumq., ac omnium » et singulorum ofliciorum, inhabilitatisq. ad o illa et alia in futunim obtinenda, et in » alias poenas et censuras ecclesiasticas con-» tentas in lileris Monitorialibus , et citalo-» riis contra ipsum decreti? execulis, et in » actis iudicialiter reproductis, ob illarum » non paritionem. Instante rovereti. Ludovico » Boido Procuratore fiscali Sanctae Romanae » et Univcrsalis Inqtiisilionts. Locus sigilli. » Qintilianus Adrianus S. Romanae et Uni-» versali? Inquisitionis Not. b Anno a Nati- * vitale D. N, Jesn Christi -1607 indictione » quinta, Pont. Sancliss. I). N. D. Paoli di-» Tina proyidenlia PP. V anno secundo, die » vero quinta mensis ianuarii, supradictae » literae declaratoriae affixae et publicatae » fuerunt ad valvas Basilicae Principis Apo-» stolorum de Urbe, Palatii Sancii Offitii, ac » in Acie Campi Florae ut moris est per me » Jo. Baptistam Menocbium ejusdem S.D. N. » Papae et Sanctae Inquisitionis Cursorem s » Romae. ex typographia Rev. Camerae Apo-» stolicae M . DCV1I. in 4.® foglio volante » carattere rotondo. Il Griselini (T. 121.) dice bensì che venne fulminala la sentenza ond'era stato minacciato , ma non soggiunge di averne veduto il documento. Voi. Y. pag. 620. 621. A queste pagine in noia (4) ho già narrato l’accaduto nel 4846 circa la sepoltura di fra Paolo in S. Michele di Murano, e mi compiaccio che l’illustre ab. Giuseppe Cappelletti nel Tomo X. a pag. 4 57. 4 58 della lodata sua Storia di Venezia riportava ad literam quel mio articolo. Ma non posso trattenermi dal dare una solenne mentita a quanto leggesi a p. 343 della Parte seconda del libro di monsignor Telesforo Bini, intitolato / Lucchesi a Venezia ( Lucca. 4856. in 8.vo) : Le ossa di lui (del Sarpi) furono nel \ 828 poste in San Michiel di Murano con una iscrizione, la quale sola rimane fatta rimettere a forza, dapoichè le ceneri furono sperse come mi fu asserito in Venezia =: Le Ceneri, come dissi in quella nota, e come ripeteva il Cappelletti ed è attestato da tutti i soscritti nel relativo Processo verbale, non furono tocche e ne è tuttora intatta la cassa di marmo. Io ho fino d’allora scritta una lettera al mio amicissimo Giovanni Casoni, dando minutissimo ragguaglio del fatto, col corredo di tutti i documenti. Questa lettera non fu stampata, ma la feci leggere a qualche amico, ne diedi anche copia a qualche altro, e l’originale tengo nei miei Atti. La stampa avrebbe fatto disdoro ad alcuno* or già passato tra’ più , che per altri suoi distintissimi pregi, e per l’eminente dignità sostenuta merita fra noi eterna ricordazione. Voi. V. pag. 618. _(*)■. Fra i libri posseduti dal Sarpi, e annotati da lui, il Griselini registra a pag. 481