L’eroica fine di Kvaternik Dopo una minuziosa preparazione Kvaternik si decide di tentare il colpo. Scelse come quartiere generale Rakovica. La mattina dell’8 ottobre vi lasciò una forte guarnigione ed un governo provvisorio ed incominciò le operazioni militari con circa due mila armati. Avanzò rapidamente verso il nord, trovando dappertutto l’adesione del popolo, il quale venne a ingrossare le sue file. Nel combattimento a Brocanac e Plaski, Kvaternik sconfisse le truppe austriache. Il suo piano era di impossessarsi al più presto dell’importante fortezza di Karlovac situata allo sbocco della Korana nella Kupa a 40 chilometri a sud di Zagabria, il che avrebbe assicurato la generale insurrezione della Croazia. Già assai vicino a Korlovac riseppe che quivi erano già concentrati oltre ventimila soldati regolari arrivati negli ultimi giorni con numerosi treni speciali. Comprese che il colpo era per questa volta fallito e decise di ritirarsi nella Bosnia (allora provincia autonoma turca), da dove con l’aiuto della popolazione guerriera croata, sempre bene armata, avrebbe fra breve ripreso la lotta. Però vicino alla frontiera, truppe austro-ungariche venute da Drezni, e guidate da contadini serbi, si nascosero abilmente nelle foreste e dopo aver lasciato passare - 42 -