774 NELLA CHIESA DI SANT’AGOSTINO. nozze Bianchini-Agostini si è dello a-p. 9. che Aldo Manuzio il giovane scrisse In Vila di quell’ illustre Gapitanio. Nessuuo ( eh’ io sappia ) de’ biografi di Aldo dà tale notizia uè dice che sia stampata o manoscritta , e perfino lo Zanotto ne tace nella copiosa illustrazione e ne’ documenti premessi alla Tavola XXVII. dell'immortale sua Opera il Palazzo Ducale ( da p. \. a pag. 8 ). II solo Codice, che conosco contenente le Vite e le Memorie de’ Capitani illustri che furono al servigio della Repubblica (Codice della metà circa del secolo XVIII, quindi nè contemporaneo ad Aldo, nè antico ) dice : La Vila di Francesco Maria dalla Rovere fu ampiamente descritta da Aldo Manuzio il giovine e da Giambatista Leoni quali non potessimo sin ora avere sollo l'occhio. E io tengo che non potrà mai avere quella del Manuzio, non per* chè il compilatore di quel Codice sia morto da quasi oltre uu secolo, ma perchè il Manuzio non l’ha certamente mai pubblicala, e probabilmente mai scritta. Voi. III. p. 53. e Voi. IV- p. 626. 627. Ho la compiacenza di avere scoperta un’altra delle rarissime Parli impresse Dell’Accademia della Fama, non solo non registrata dal Renouard, ma nemmeno da me, che non la vidi citata da bibliografi. Essa spellava alla Raccolta di Parti veneziane possedute un tempo dal nostro stampatore Pinelli come rilevasi dall’appostovi num. 21 di carattere a me ben noto pel confronto con altri simi-glianti numeri a penna Pinelliaui da me conservati, e la rinvenni a caso nell’anno 1850, in un fascio di Parti e Proclami Veneti stampati e manoscritti. Il frontispicio di essa è: Parte presa nell'illuslrissimo et eccellentissimo Maggior Consiglio in materia di robbe che si danno a tempo a figliuoli di famiglia pupilli, et ad altri et delle scomesse. A XVII di ge-naro MDLX (stemma della Accademia, in legno). Nell'Accademia Veneliana, con Privilegio delle stampe conceduto dall' Eccelso Consiglio di X. Cosicché le Parti stampate dall’Aecademia Veneziana, finora note sono sette cioè 28 giugno -1560 = 30 luglio -1560 s 23 ottobre 4560 = .-16 dicembre -1560 =: 24 dicembre 1560 = 40 gennaro 1560 (cioè -1561 ) 17 gennaio 1560 (cioè 4561). ALLA CHIESA DI SANT'ANDREA DELLA CERTOSA. Voi. II. p. 62. col 1. La Relazione di Firenze -1529 di Antonio Suriano fu pubblicata a p. 407 e segg. del Volume V. Serie II. delle Relazioni che si vanno stampando in Firenze (ivi 4858). E tratta dal Voi. I. Relazioni Terrestri del nostro Archivio. Voi. II. p. 63. col. 2. La Relazione di Michele Suriano ambasciatore a Filippo II. re di Spagna, letta in Senato nel 4559, tratta da mss. Capponi Cod. V, si trova a stampa a pag. 331 e segg. del Voi. III. Serie I. delle Relazioni di Ambascia-tori che si stampano in Firenze (ivi 4853). Voi II. p. 64. col 2. La Relazione di Roma di Michele Suriano, 4574 trovasi stampata fin dal 4678 ec. nel Voi. IV. a p. -168 della Miscellanea di Stefano Baluzio; ma con diversità dai manoscritti, terminando così: passò tutto quel ne-golio di giorno in giorno. Gli editori delle Relazioni che si vanno stampando a Firenze, non credettero di ristamparla « perchè pre-» tennette la considerazione di tutte quelle » parli che veramente costituiscono l’essenza » delle ordinarie Relazioni, per parlar solo » a propria difesa rispello alle insinuazioni » già mosse contro di lui, e per esporre » quasi unicamente i particolari della trat-» tazione della Lega, onde la sua Relazione > essendo piuttosto documento di un fatto » parziale e assai ben noto, che un seguito » di quelle informazioni che noi abbiamo di » mira, ci è sembrato di poterla senz’ altro » pretermettere. » Hanno però creduto opportuno di riferire quel brano della Relazione dove il Suriano descrive le qualità di Pio V. ec. Vedi Voi. IV. Serie II. pag. t99. delle dette Relazioni.