ALLA CHIESA DI S. STEFANO DI MVRANO. 917 » que mentis in parliculari, in generali vero S. Stefano di Murano ordinò la fabbrica della ■ IJinversalis Ecelesiae,- et orbis prò nostro cappella di San Girolamo, quindi non sarebbe » tempore, Libros etiam de Concordia Apo- slata fondala da prele Giovanni Donalo come » calypsis et prophetarum, Expositiones in apparisce da questo foglio A, e meglio dal » Apoealypsim, super Danielem , et Eze* Cataslico da me riferilo alla pagina 525 coli chielem, et denique Oraliones quadragiula lonna prima ( il qual Donato avrebbe testato » sex corarn diversis Sum: Pont: prò Stalu nel 1401 in atti di Pietro Zane) ma bensì » Reipublicae Chrislianae consulendo habilas da Donato de Greppo testatore 1417 in atti > disponere et ordinare prò liaereditate inca di Antonio dalla Torre. [ ^ » ad posteros et alia quamplurima non ti- ■ wui. . . . Ideo volumina omnia ipsa, quae T/-, ... f , . _ • quidem superius annumeravi, praevia luce ' 0 ' P‘ Z0'/”0 " OUtlO 1449. • librorum Cauticorum in medio prodire culi tante Domino, et Te Principe dignissimo Pierantomo correggi Pre Antonio » boriante, quam celerrime curabo; siqui- » dem in annis bonae senectutis constitutus y0l. VI. pag. 457. anno 1554. » eie. » Dice inoltre che a quest’Opera l’avevano esortato Sisto IV. e il cardinale Gio: Scrivevami il mio distinto amico Michele A.0 di Lisbona, e il doge l’aveva ricercato Caffi nell’8 maggio 1858. « Sulle pitture di di dedicargli qualche opera ss Ma per quanto » Antonio Palma 1554, il passo da te ripórsi sa, il Tegliacci non istampò se non se la » tato corregge ciò che lessi in alcune Guide Cantica Canticorum Venetiis per Gregorium » di Venezia, che le pitture del Portico di-de Gregoriis 1510 in dodicesimo. E’ ben sor- , nanzi alla chiesa di S. Stefano di Murano prendente che il Fabricio non abbia cono- » raffiguranti alcune Storie bibliche fossero sciuto questa edizione, e quindi non abbia » della Scuola del Campagnola. E l'abbaglio menzionata alcuna delle suddette opere trac- » era facile a prendere perchè Antonio Palma ciate dall’autore nella dedicazione (Voi. VI. » seguiva lo stile di Tiziano di cui fu allievo Bibt. M. et I. L. pag. 213) notando solo un ■ ed emulo lo stesso Campagnola, dal quale sermouc De fide contra Turcas, un’altro te- »ultimo non è improbabile che Antonio Pal-nuto innanzi ad Innocenzo VIII. del 1487, » ma apprendesse l’Arle. Quelle Storie bibli-e nn’ altro dinanzi ad Alessandro VI. = 11 » che in S. Stefano di Murano erano a fre-Tegliacci morì del 1515. Di lui vedi ulte- » sco e perirono allorché fu crollalo il Por-riormente nella serie de’ vescovi Torcellani , tico, poco dopo il 1814. Erano peraltro deU’Ughelli, del Cornaro, del Cappelletti ec. » in cattivo stato di conservazione sino dalla » metà del secolo XVIII, come noia l’ano- Vol. VI. pag. 455. » nimo autore del Trattalo della Pittura Ve- • neziana. a. 1797 Voi 2. Antonio Palma avea Intorno al fatto del duca di Ferrandone, » a’ SS. Apostoli sul primo altare a sinistra veggasi ciò che avea io scritto nel Voi. V. » di chi entra per la porla maggiore una a p. 662. colonna prima. » pala , con in alto M. V. e in basso i » SS. Teodoro, Bernardino, Luigi. Fu levata Voi. VI. pag. 456. foglio A. » nel 1772, e in suo luogo ne fu posta al- » tra di Giambalisla Canal. Egli fu eziandio Flaminio Cornaro a pag. 34. T. I. Eccle- » scultore in legno, come hai tu pel primo siae Torcellanae ove de’ vescovi di Torcello, < • accennato illustrando S. Giorgio Maggiore dice che Donalo de Greppo già piovano di » (p. 373) (1), e nel 1397 condusse per la (i) Antonio Palma fu padre di Jacopo pittore, il quale Jacopo nacque del 1B44 (Ridolfi li. 175). Allora dunque Antonio doveva avere almeno 20 anni, quindi nato sarebbe del 1824. E assai difficile che del 1822 potesse »colpire il Tabernacolo per li monaci di S. Giorgio. Conchiuderei altro essere Antonio Palma pittore, altro Antonio Palma intagliatore. Tomo VI. ***