SAN GIOBBE. 573 che il padre Boiiolotti è autore eziandio di una Orazione in lode del doge Pietro Gri-mani recitata nel Collegio di Capodistria. (Venezia. Occhi. 1741. in 4.) che lio già ricordata nel mio Saggio di Bibliografia; e che trovo essere stati stampali nel 4741 in Venezia quegli Argomenti all’Orlando che il Mazzuchelli cita manoscritti. Fuvvi anteriormente in Venezia una Giulia Bortolotta la quale arringò eloquentemente in ma 'propria causa e riebbe favorevole giudizio a pieni voti. 16-12. 2 giugno. Tale notizia ho tratta dalle Cronichelte di Antonio Priuli (che fu poi doge) manoscritte a c. 263 della copia già posseduta dal mio amico, che fu, Jacopo Capitanio in Treviso, ed ora dalla Biblioteca della regia Città di Treviso. 22. AVGVSTINO PISAVRO VIRO | SVBLIMIS INGERII | LITERIS GRAECIS ] LATINISQ. ERV-DITO | MATER MARIA TESTAMENTO J HOC MONVMENTVM AD | NOVISSIMVM D1EM | SIBIQ. ET POSTERIS | CONSTRVI MANDA-VIT'| MDXLI. CAL . OCT. Sul pavimento a' gradini del presbiterio. AGOSTINO PESARO fu figliuolo di Andrea q. Angelo, e di MARIA Cappello figliuola di Nicolò q. Francesco (Alb. Barbaro). Nacque poco dopo il i486 epoca del matrimonio del padre suo; e moriva nel 1541 come ragionevolmente puossi conghietturare dalla iscrizione. La lode che questa gli dà di ingegno sublime, e di perizia nelle lettere greche e latine, è confermata dal contemporaneo Francesco Sansovino, il quale a p. 258 tergo della Venezia Descritta 1581, parlando di Marcantonio Contarmi dice che fu compagno familiare di Andrea Navai ero, di Gasparo Contarino , di Marcantonio Cornaro, di Nicolò Tiepolo e di Agostino Pesaro liuomini letteratissimi', ed è ripetuta pure da Vittore Fausto nella lettera che ho citata a p. 299 nota 327 del presente Volume VI. Puossi eziandio aggiungere lo Zabarella a pag. 61 del suo Carosio (1659.) cioè, « Agostino fu filosofo » dottissimo et gravissimo Senatore. Per il » che nelli maggiori bisogni della Repubblica » era sempre chiamato et adoperato, sì che » fu uno de’ più savii Senatori et governanti » eh’ havesse la República veneziana ne’suoi » tempi » ~ Non devesi poi confondere questo Agostino col contemporáneo Agostino da Pesaro figliuo- lo di Girolamo q. Luca procuratore di San Marco. Questo Agostino era dell’Ordine dei Servi di Maria, maestro in Teologia, e priore dello stesso Convento fino dal 1496; carica ch’egli ebbe pure nel 1508, 1513, 1520 (Flaminio Cornaro II. 65), e che sostenne con somma lode. Fu due volte Visitatore, ed una Difinilore della Congregazione; e del \ 524 uno de’ concorrenti al patriarcato di Venezia per la morte di Antonio Contarmi, nella qual concorrenza però venne Girolamo Querini prescelto. Morì nel Convento dell’Or-dine in San Jacopo della Giudecca l’anno 1527 a’14 settembre; e di là trasportato fu seppellito nella Chiesa de’ Servi in Venezia ss È però ad osservare che dalle Genealogie Patrizie risulta Girolamo Pesaro non avere avuto figliuoli maschi di nome Agostino e dovrebbesi quindi dire che uno di essi entrato nella Religione mutò il nome in Agostino. 23. CHRISTOPHORVS | MAVRVS PRINCEPS | MCCCCLXX . MENSIS . SEPTEMBIs . Sul pavimento nel mezzo del presbiterio, o cappella maggiore si legge su bel sigillo sepolcrale avente ne'quattro angoli lo stemma MORO, e ornatissimo d’intagli, proba-tókgente opera de’Lombardi com’è tutta questa magnifica cappella. Quanto all’attuale aitar maggiore, dì legno dorato, vedi nell’epigrafe 109 ove della Scuola di San Bernardino. CRISTOFORO MORO figliuolo di Lorenzo q. Jacopo da San Giovanni Decollato, nacque nel 1390. Non risulta dagli alberi di qual nome e di qual casa fosse sua madre. Il Sa-nuto dice che il Moro era Candiotto(p.\\7\). E in effetto un ramo di tale famiglia s’era trasportato iu Candia fino dal 1211, e ve n’erano della stessa casa in Candia nel Ì462 Ì470, 1471, Ì488. (Cronico Muazzo p. 20i.