sa Cattolica, persistette nella sua convinzione fino alla morte. Fu un grande errore dei Capi della Chiesa Cattolica in Croazia quello di essersi messi subito a disposizione del governo di Belgrado. L’attuale atteggiamento del militarismo serbo ne è la riprova. Se l’elemento cattolico dirigente avesse tenuto prima d’ora in Croazia un diverso contegno, i Croati avrebbero almeno potuto esigere il rispetto alla Convenzione di Corfù che assicurava ad essi la più assoluta libertà e indipendenza nel nuovo Stato S. H. S. In questi ultimi tempi la persecuzione anti-cattolica è divenuta ancor più fiera ed accanita. La guerra al cattolicismo si appalesa, sempre più, essere uno dei compiti precisi che i governanti Serbi si sono prefissi con la proclamazione della dittatura, ritenendo indispensabile questa barbara lotta alla saldezza dello Stato unitario. Colossale utopia! Uno Stato, una Nazione è salda e duratura soltanto se ha già una sola anima, se ha già una intima costituzione unitaria per le sue tradizioni, per la sua lingua, per i suoi sentimenti, per la sua storia. Il patrimonio più sacro di un popolo, come di un individuo, quello della coscienza, - 81 - 6