SAN GIOBBE. 596 » dir ogni giorno messa per lanima mia et » de mie morti et del q. £ liier. gratian che » tegno più che parente per lamor porla-» tome . . . Comissarii voglio sia M. Gabriel » Vendramin, M. Zanagoslin de Mario zeuo-» vese atrouandose qui Camilla mia consorte, » o Zuambntista Arian mio nipote. Avvi nello stesso Processo anche il sunto di un tale testamento : Punctus Test. q. £ Bernardini Testa q. Jacobi de con/inio S. Hieremiae manti ejus propria scripti sub die 45 martii 1547 rogali manu q. Michaelis Ramponi, olim not. ven. sub die 42 martii 4548 indict. 6. (1). E nello stesso Processo si legge : Al nome de Dio MCCCCCXXXXVIIII (1549) « Fabri-» ca de la capela de S. Iob die dar adi 18 ■ marzo per madonna CAMILLA TESTA du-» cati 2141. gr. 15 e 50 per tanti lino a » questo giorno dati al R. P. fra Antonio » Syrena che si sou spesi in dita fabrica tn » XXVII zugno ms. Hicronymo Sera due. 20 » pagati a m. Zuamp.0 di Zanchi tajapiera » a bon conto de piere vive per essa cali pella zz XVI. novemb. ms. Hier. Serra du-» cati 25 dali al m.co Vincenzo di Zanchi » fratello de m. Zuampaolo tajapiera a bon » conto de piere ... V. Xbre . per ms. Hie-» ronimo Serra ducati 28. gr. 48, e sono « dnc. 825 dali a Iac. depentor per la puga » de la capella et 48 per tella per far una » cortina ... In effetto veggonsi gli stemmi replicati della famiglia TESTA scolpiti sul prospetto esteriore della cappella e consistenti in una testa di Leone Mugliala. VBERTO TESTA figliuolo di Gianfrance-sco, prete veneziano, dottore iu ambe le leggi fu eletto vescovo di Pola nel 26 marzo 1618, ma non ne prese il possesso se non nel 21 luglio dell’ anno stesso per via di Claudio Sosomeno cavaliere di Santo Stefano. Moriva egli, come ha l’epigrafe, nel 4 agosto 4623. Quesla epigrafe sfuggi alle indagini e del- 1’Ughelli, e di altri più recenti che parlarono de' vescovi di Pola. È anzi sorprendente che Jacopo Filippo Tommasini lo abbia ommesso onninamente nell’eleneo de’vescovi di Pola inserito ne’ suoi Commentarii Storico ^geografici della Provincia dell’Istria, impressi per la prima volta nel Voi. IV. del-l’Archeografo Triestino, a p. 480, (Trieste 1859. 8.) (2). Le parole VIRGINEA CORONA INSIGNIS, corrispondono alle altre VI-TAE CASTITATE BEATISS1MVS che vedremo nell’epigrafe 97. Questa cappella oggidì chiamasi di San Diego perchè posteriormente vi fu eretto il Sovvcgno, o Scuola dedicata a questo Santo. Leggesi scolpita appiedi della Custodia delle reliquie di San Diego sull'altare a lui dedicato questa memoria : EX DEVOTIONE J CONFRATERNITATIS | SANCTI DIDACI } MDCCLXVIII. | Rilevasi infatti dal Processo num. LV. che « il Sovvegno di San Diego » fu eretto nella chiesa di S. Giobbe di Ve-» netia li 8 novembre -1610 con licenza del » Cons. di X, e rinnovato li 29 maggio 4 704; » che era composto di cento trenta Confra-» telli diretti da Gasparo Cavagnis loro at-% tuale custode e suoi bancali. » Nel 4714 domandarono di poter fare alla Cappella di San Diego quel ristauro che richiederà il bisogno, ed ogni altro abbellimento, salvo sempre il juspatronato del q. Bernardino Testa fondatore di detta cappella fino dal 4545 (cosi) = E fu conceduta la domanda da Roma li 26 giugno dell’anno stesso 4744, purché non si muti lo stato di essa cappella come anche le inscrittioni et altre memorie antiche di essa casa TESTA esistenti in detta cappella. » Nel Veli nerdì 42 ottobre 4 744 nella Curia di Ve-» nezia, il Vicario Generale e Visitatore Mar-» cantonio Ferro approvò la Confraternita di » S. Diego ( Sancii Didaci ) nella chiesa di » S. Giobbe = Aveva eziandio la solita Ma- (1) In questo Testamento che originale vidi nell’Archivio Notarile si ricorda anche Nicolosa Testa sua sorella, e ms. Jacomo Barbaro suo nipote. (9) Non e veramente a maravigliarsene, perchè oltre omissioni ed inesattezze ha il Tommasini in quella Serie de’ vescovi di Pola ; e basta ad accertarsene il confronto con quella diligènte dataci dal nostro Cappelletti (Voi. VIII. delle Chiese d’Italia). L’inscrizione che illustro spettante ad Uberto Pola fu stampata da Francesco Priori prete titolato della nostra chiesa di S. Raffaele ed inserita nella prefazione olla Vita e Miracoli di S. Martino vescovo di Turon (Tours). Opera del prete padovano Antonio Rebelhm alunno della chiesa di S. Martino di Piove di Sacco. Venezia Catani 4674 8 Anzi da questa prefazione si sa che il nostro Uberto Testa, prima di essere vescovo di Pola, è statò Arciprete della Basilica collegiata di Pieve di Sacco. Vedi qui il num. 97.