Sintomatici aspetti della rivolta croata - L’attività degli insorti - Sanguinosi scontri La cattolica Reichspost di Vienna nel suo numero del 24 ottobre 1932 si occupa in una lunga corrispondenza da Zagabria dell’ insurrezione in Croazia, rilevando il rapido aumento delle forze rivoluzionarie, la decadenza dell’ autorità dello Stato e il fallimento del potere esecutivo. « Il tentativo di unificazione dello Stato jugoslavo per mezzo della dittatura — scrive il giornale — può considerarsi fallito. L’atmosfera regnante fra la popolazione croata, nelle città come nella campagna, e non soltanto fra coloro che si dedicano abitualmente alla politica, fa nascere la seria preoccupazione che il conflitto fra Belgrado e Zagabria possa essere deciso con la violenza ». Il giornale riepiloga quindi i recenti avvenimenti nella Lika e nella regione del Velebit e mette in evidenza la contraddizione in cui cadono le stesse smentite ufficiali quando, dopo aver affermato che nella Lika si ebbe solo un insignificante scontro fra gendarmi e una decina di insorti, nel settembre scorso, ammettono poi l’arresto di centinaia di persone e il sequestro di uniformi e armi appartenenti agli « ustasi » e aggiungono che nella zona 159 -