adatti per raggiungere questo scopo è la soluzione della questione croata ». Al tempo dell’imperatore Napoleone III in Francia si considerava essenziale ai fini della giustizia e alla tranquillità dell’Europa la restituzione della Croazia al suo diritto storico e naturale. Oggi la grande Repubblica social-democratica, nel nome della Libertà, della Fratellanza e della Uguaglianza, è in intimi accordi coi dominatori di Belgrado che soffocano le giuste aspirazioni di quattro nazionalità oppresse. « Per far dispetto all’Italia! » — si dice. — Ma l’Italia non c’entra. Era forse l’Italia in grado di operare qualche cosa per un cambiamento qualsiasi dell’ordinamento politico in Croazia, quando questa rivolgeva all’Europa l’appello eloquentissimo che abbiamo più sopra trascritto? L’Italia non era ancora ricostituita in Nazione una dalle Alpi allo stretto. Era liberata appena la Lombardia. Ma l’istinto profondo, le ineluttabili necessità storiche, civili, i sentimenti, le tradizioni, le aspirazioni insopprimibili di una razza si sprigionano spontanee e irresi stibili dall’anima di una nazionalità intiera. Esse rimangono integre: legittimamente, naturalmente, integre e insopprimibili, perchè le circostanze non hanno mutato. E finché non muteranno i destini, esse rimarran- - 53 -