ALLA CHIESA DI S. ANDREA DE ZIRADA. 781 no CXCVI. classe VII) avendo sotto il dì 8 fcbbrajo 1309: Privilegium Bernardini (così) de Eruscis Veronensis. Voi VI- p. 112. (nota. 4.) Lo stesso Canonico Trivigiano Rarabaldo degli Azzoni Avogaro riporta l’iscrizione spettante ad Andrea Rimondo 15-42, traendola dal Burchellali, e interpretando le parole 1). DEMOS, liujus domus, neiroperetta intitolata Due Carte dell'ottavo secolo a pag. 36. 57. del Tomo XXY. della Nuova Raccolta Calogero--na. Yen. Occhi. 1773. 12.0 Voi, VI. pag. 114. 115. In una delle note mss. fatte dall’ab. Morelli alla Storia della Letteratura Veneziana del Foscarini, note clic io copiai dalli Zibaldoni di lui, leggo: pag. 276. « Dì Ai* » drea Arimondo esiste a’ Gesuati Cod. ms. » in fol. secolo XVI. Della Guerra dei Vene-» zi ani conira Selim 2. di questo nome già » Signore de' Turchi per occasione del Regno » di Cipri, di Andrea Arimondo putrido Ve-» nelo, cavaliere di S. Giovanni e Commen-» datore di Treviso, Ubri tre. « La dedicato-» ria non si vede a chi fatta. Com. Non senza » vera e gran ragione fu l’ istoria nominata » da quel Romano ec. Il libro primo coni. » Essendomi caduto nell’animo di scriver la » storia della presente guerra ec. Finisce cento » mille scudi d'oro in ciascun anno. « Voi YI. p. 136. col. 1. linea penultima. Abbrucciò — correggi — Abbracciò. Voi. VI. p. 144. lìnea 28. Advocatorus — correggi — advocatores. Voi. VI. p. 149. col 2. Hanno eziandio queste Clarisse, per quaulo »n vien detto, nelle stanze superiori del- * Ospicio un grande crocifisso intagliato in kgno dal famoso Alberto Durerò. Io noi vidi. Mi fu viceversa detto altra volta clic questo Crocifisso era a S. Gìminiano , portalo via dallab. Catullo, quando ebbe il corpo di quel Tomo VI. Santo; ma questo Crocifisso era del celebre Faentino siccome leggo nelle Memorie intorno alla chiesa di S. Geminiano raccolte dal Rossi ( Codice mio num. 2873 ). Voi. YI. p. 150. in nota 4. TEMPORA — correggi — TEMPORA. Voi VI. p. 151. in nota (*). dell' erpete — correggi — dall’erpete. Voi. YI. p. 126. col. 2. Poiché qui ho ricordala la collezione intagliata in rame delle Medaglie di casa Bar-bdrigo (a. 1732.), dirò di avere acquistali nel 1860. ceneiiu|iiantolto lucidi di esse assai diversi da quelli che furono intagliati in essa ; ed a giudizio del valente disegnatore Giovanni Pividor eseguiti da mano più esperta di quella di Roberto Van Audenarde che ne Ai l’inventore e l'intagliatore. Appoggia il Pividor all’osservazione che la maniera delle pieghe è del lutto diversa dalla usata dall'Audenard. Siccome però la idea, ossia la composizione di alcuni di tali disegni fu veduta e imitata dall’Audenard , così giustamente conghiellura il Pividor che il committente Rarbarigo abbia dapprincipio incaricato dell’opera un’altro disegnatore, c che , per qualsiasi causa, non essendo stata eseguita da quello, si sia appoggialo del tutto nll’Audenard, permettendogli che si servisse in qualche parte de’ disegni dell’altro non accettati, se li trovasse degui di imitazione. Voi. VI. p. 151. in nota (*) linea 6. Si aggiunga : Mons. Emmanuele Lodi poi vescovo di Udine. Il giuramento, dì cui qui parlo, ho anche in copia nel Codice 3408 sotto il titolo Vicenza (Suor). Voi VI. p. 154. col 1. linea 28. M’avvisa il coltissimo Francesco Scipione Fapanni che awi anche il terzo tomelto classe prima lirici pubblicalo da Antonio Marlino Cuccelli, il quale terzo contiene poesie dei 101