ALLA CHIESA DI S. ANDREA DE ZIRADA. 779 Voi. YI. p- 48. num. 41. Rapnblicam et aliena — correggi — Rempu-blicam et alia. Voi. YI> p.63. colonna 12. Alcuni brani tratti da’ dispacci del segretario Roberto Lio, ha pubblicati il chiarissimo cav. Fabio Mulinelli dalla p. 386 alla pag. 399 del Voi. III. della Storia arcana ed aneddotica d'Italia. ( Venezia -1858 ) dove di Firenze. Voi. VI. p 69. nota (1). Ripeto poi precisamente quanto ho detto in questo volume a pag. 668, in correzione alla p. G9. suddetta relativa al processo di Marino Falier = Nel Volume 4. de’ Misti che comprende gli Atti originali dal 1348 al 1338, alla p. 33 si avrebbe dovuto scrivere la sentenza di Marino Falier sotto l’anno 1352. Ivi invece è mezza facciala vuota, e vi si scrissero le parole non scribatur tanto nel principio di essa , che verso il fine non scribalur. Quindi vedesi che nulla manca, e che fino da allora si volle taciuta la memoria del falto. Anche il chiarissimo Foucard fece tale osservazione alla pag. 25. nota 32 della Promissione ducale di Marino Morosini 1249 edita per laurea di Domenico Fadiga. Ven. Naratovich, 1853. 8.® Voi YI. pag. 72. col 2. Fra le curiosità interne è a notarsi la seguente che traggo dal mio Codice Miscellaneo del secolo XVI e XVII. num. 2762 p. 81. In esso si notano alcune iscrizioni che in parte sono anche oggi, nel Tesoro e nella Chiesa di S. Marco, ed una è la seguente che più non v’è, e che credo anzi ignota. In uno ovado sotto li piedi del San Marco : MCCCCII . HOC OPVS FACTVM FV1T TEMPORE EXCELSI DNI DNl MICHAELIS STENO DEI GRATIA DVCIS VENETIARVM AC NOBILIVM VIRORVM DNORVM PETRI COR-NARIO. ET CAROLLl ZENO ONORABIL1VM PROCVRATORVM ECCLESIE SANCTI MARCI . MAGISTER BERNARDVS SESTO ET FRATRES SVI FECERVNT HOC. Et intorno al peduccio del S. Marco vi è lettere di questo tenor . SANCTVS MARCVS VENETI . ( Di questo Bernardo Sesto diede notizia il valentissimo cav.' e dottore Vincenzo Lazari a p. 181 della Notizia delle opere di arte e di antichità della Raccolta Correr ( Venezia 1859. 8.vo Voi. VI. p. 73. nota 2. ove di Azifes. Dal benemerito Romanin ( p. 52. Voi. IV. della sua Storia Veneta) si sa, che del 1410 venne a Venezia il vescovo di Portogallo con commendatizia del re Giovanni soddisfallo dell’accoglienza avuta da suo figliuolo Alfonso. Ora due figliuoli di nome Alfonso ebbe Giovanni. Uno primogenito, nato dal 1390, morto del 1400, l’altro, Alfonso naturale e primo duca di Braganza, morto nel 1461. (Vedi Chiusole Genealogia. Tav. XLVI). Ma, chi è quell’ Azifes notato dal Sanulo e dal Delfino come primogenito del re, venuto a Venezia del 1-406, se tra i figliuoli del re Giovanni nessuno aveva nome Azifes ? Conviene dunque dire che Azifes sia lo stesso che Alfonso. Ma se, uno di questi due Alfonso, venne a Venezia del 1406, non poteva essere il primogenito 3 eh’ era già morto nel 1400; per lo che è d’uopo conchiudere (se non v’è sbaglio nell’epoca 1400) essere errore e del Sanuto e del Delfino 1' averlo chiamalo primogenito; e dire che vi venne Alfonso ossia Azifes poseia duca di Braganza, Voi. YI. p. 75. col. % Agli elogi dati al doge Steno da’ contemporanei è da porre eziandio quello di Antonio Losco Vicentino il quale gli addirizzava cinquantadue esametri che cominciano: Vere pater patriae Michael justissime princeps ec. riferiti in parte dal Calvi nella Biblioteca c Storia degli scrittori Vicentini (T. I.p.CCXLV). Voi YI. p. 90. Nell’opera: I Monumenti cospicui di Venezia illustrati dal cavai. Antonio Diedo e da Francesco Zanolto (Milano 1859. fol. ) non avrebbe veramente dovuto aver luogo il se-