C62 SAN GIOBBE, tante a qualche professione mercantile o a qualche arte o mestiere. ALBINONE e AL-BINONl è pure cognome Bergamasco ( v. p. 317. Calvi. Scena Letteraria, Parte Prima, e Vaerlni p. 82. 83. Scrittori Bergamaschi ). 76. INOCE'S GVIDA 9IM ANTONI! | ET IO. FRACISCVS 9DA ANTONI! j D.. .VERARIA COGNATI____ORE | MVTVO ET PIETATI SIBI | POST . V . P . | MDXLIII. Vicina anche questa all’altre dal lato della Chiesa. Non ¡spetta nemmeno questa tomba a famiglia veneta. La epigrafe stessa la qualifica da AVERARA quindi Bergamasca. Lo stemma è bipartito; avente un leone e un ramo d’albero. Qualche manoscritto lesse malamente IOANES in cambio di INOCENS, e MDXXlIf, in vece di MDXLlIf. 77. MCCCCXLVII . ADI X . OTVBRIO | QVA IAXE LA VENERABEL DONA | MADONA LVCIA DOL ... N DA S IO ... | E MADONA CECILIA BENBO . .. | REQVIESCANT f PACE. Nel Chiostro dalla parte della Chiesa sul suolo ho veduta e letta più volte questa ¡scrizione. DOL . . . cioè DOLFIN ss IO . . . cioè IOPO, e dopo BENBO, lesse ¡1 Pallerò SOA FIA. Da Zuanne q. Luca Coniarmi e da Isabella (ignorasi di quale famiglia) nacque LVCIA CONTARINI, la quale ammogliatasi in RIGO od ENRICO DOLFIN q. Benetto q. Zuanne doge, ebbe tre figliuoli, cioè un maschio e due femmine, e sono Zuanne Dolfìn ricordato all’anno 1422 nel documento del Cornalo (XII. 97) colle parole D. Joannem Del-phino q. D. Henrici filium ipsius Lucie, il qual Giovanni moriva del 1458, come dalle genealogie Barbaro ; Elisabetta Dolfin che fu moglie nel 1402 di Bartolomeo Bragadin q, Filippo ; e CECILIA DOLFIN la quale maritata in uno di casa BEMBO fu poscia seppellita ov’ era la madre colla epigrafe presente che reca l'anno 1447. Osservo che sebbene ¡1 matrimonio di LVCIA Contarmi con Enrico Dolfìn apparisca dagli alberi del Barbaro, esso però non è registrato nell’autentico libro Nozze; ed osservo eziandio clic Enrico Dolfìn era già morto del 4407, come rilevasi dal testamento di Giovanni Contarmi padre di LVCIA fondatore dell’ Ospitale di S. Giobbe. Avvi poi sbaglio negli alberi Barbaro, giusta la mia copia, giacché il matrimonio di Enrico con Lucia si nota circa l’anno 44i4, mentre dall’epoche 1402 e 1407 suindicate, è chiaro che dev’essere seguito molti anni prima. Oltre quello che ho detto nel proemio e nel foglio A di cotesta benemerita LVCIA DOLFIN, aggiungo alcuni brani del tesla-mento di Giovanni Contarmi suo padre, 4407, che direttamente la riguardano (I). « Item voglio et ordino che Lucia mia » figlia abbia il vitto dei beni del detto » Ospitale staDdo ed abitando nel detto ospi-» tale oppur fuori, e questo tutto il tempo » di sua vita nel modo che ad essa Lucia » ed alla sua coscienza parerà aver bisogno * di spendere. « Item aggiungo e voglio che avendo per » le case da me tenute nella contrada di » S. Moisè fatte fazioni, e pagate le gravezze » imposte dalla Signoria veneta, e speso per » esse case tanto, che per questa sola causa « dovrebbero esser mìe, voglio, dico, che » Lucia mia figlia nelle predette case poste » in S. Moisè, e sopra le dette, e non so-» pra qualunque altro de’ miei beni, eserciti » e possa esercitare tutte le ragioni che se » le competono e per la dote della q. Eli-» sabella mia moglie e sua madre, e per » qualunque altro diritto, e causa che se le » spelli ss E voglio che si creda alle parole »ed alla coscienza della detta Lucia mia fi-» glia in tulio ciò ch’ella dirà di dover avere » per qualunque ragion e motivo, dichia-» raudo sempre che per tutto quello dirà » dì avere ad avere in sua buona coscienza, » non abbia nè possa ripeterlo se non sulle (*) Vedi altri punti del Testamento di lui nel documento num. 15.