SAN Gl 0 B B E. 743 » più (Jltru procurasseuio noi per le vie ordinarie della giustitia, come in lui casi si suol fare per » interesse di cadaun suddito, di venire in cognitione, onde noi desseino ordine, che per giustitia » si procedesse in questo caso, per il quale furono retenti alcuni, et perché nel processo che in » questa materia è stato formato hnvemo ritrovali tuli indicii, che andando più olirà ne induce-» vano per giustitia a dover procieder con tra alcune persone che volentieri per convenienti rispetti » si astcnemo du farlo, non havemo per ciò voluto in tal materia passar più manti, ma facessimo » rilassare quelli che erano stati retenuti per convenienti rispelli, et in questo, fallo doppo che » nel principio ci fu parlalo dal sopradetto Rino patriarca mai più esso vi ha posto bocca, nò d detto parola, nè per altri fatto fare ofTitio alcuno con noi, nè meno nominata persona di qual » stalo o conditione esser si voglia, et cosi uffirmarete alla Santità Soa, in verbo principia essere » la verità, et perchè nelle scritture di Giovanni Giraldi Marendella di questa città, il quale per » questo caso fu ritenuto, et è parlicolar servitor del Cardinal Amnlio havemo ritrovata la po-« lizza della qual in queste vi mandatilo copia (l), et è scritta di propria inano di esso Giovanni » quando egli partì da Roma dal dello cardinale, nella quale si vede, che egii fa ftoto per soa » memoria di alcune commissioni dategli dal predetto cardinale Amulio, et da essa chiaramente » si vede quale sia l’animo di esso Cardinal verso il patriarca, procurando di suscitare et inuo-» vere olirà li nepoti del patriarca, etiain li suoi sudditi coutra di lui, havemo per ciò voluto » mandarvi copia di essa polizza a fine che la leggiate alla Santità Soa, et che se ella fin bora » non è siala ben chiara de dove siano procedute le tante et cosi gravi perseeutioni che ha pa-» lito et patisce esso patriarca ingiustamente, possa restarne compitamente certificata dalla lellurn » della polizza predetta, sopra che noi ¡vivessimo da poterle dire molte altre cose anco di mag-» gior importanlia, ma per nostri rispetti volentieri restamo di passare più oltra, et questo officio » che facemo bora non è per altro rispetto, se non perchè Soa Beatitudine veramente piena di » pietà cristiana si mova finalmente ad haver compassione et pietà di tante perseeutioni che pn-» lisce questo così buono et honorato prelato, et habbia ad esser certa, che da lui non procedono, » nè procederanno mai se non operationi degne et giuste come conviene al grado et stato suo » sempre pieno di molta divotione et reverentia grande verso la Santità Soa per tulio quello » Saiitu Sede, le quali certamente lo fanno ben degno della gratiu della Beatitudine Soa al puri » di qual si voglia altro buono et honorato prelato, onde supplichiamo Soa Sanlilà, che quando » per quelle vie che sanno lenire li suoi nemici fanno capitare all'orecchie di Soa Beatitudine » cose lanlo contrarie alla innocenlia di esso patriarca, non li voglia dar più fede, ma finalmente » credere, come dall’ esperientia delle soe innocenti operatidni, el dal testimonio nostro è fatta » certa, che esso sia tale, et che non merili di essere più lungamente tenuto in così gravi el con* » linui affanni, et perchè il Rdmo Nuntio di Soa Sanlilà ne ha onco voluto dar conto di quanto » conteneva un breve che fu trovato nelle scritture del sopradctlo Giovanni Giraldi Marendella, » voi affirmarete allu Suntilà Soa, si come noi liubbiamo futto al predetto Rdmo Nuntio di qua, » che ritrovato esso Breve non volessemo nè ch’egli fusse Aperto, nè sopra di quello intendere » cosa alcuna, ina che subilo gli lo facessimo restituire-, sendo noi certissimi che dallo Santità » Soo non procedono se non opere degne de lei et convenienti ol luogo supremo che ella tiene di » mentissimo capo et benignissimo padre universale della Xianilà, et di quanto hareti in rispo-» sta ne darete per vostre notitia olii capi del detto Conseglio. Date in nostro ducali palalio die » XX.VI augusti ind. VII. M . D . LXIIII ~ » Hieron. Priolus dei gratia dux Venetiar. ec. nob. el sap. viro Jacobo Superando equiti Oratori nostro apud Summum Pont.......« Acciò che quando leggerete a Soa Santità lo polizza » di mono di Gio. Giraldi Marendella, della quale vi mandaino copia nelle alligate, possiate de-» chiarire a Soa Beatitudine alcuni luoghi ove ella così facilmente non è intesa da quelli che non » han pratica di questo negolio, havemo voluto con queste a parte dirvi che dove essa polizza » dice a Monsignor Grimani et è poi depennato, questo vuol dire Monsignor Grimani figliolo del » fu Redmo Cardinal fratello del patriarca, il quale ha travagliato Iongamente con lite esso po-» triarca, et è stato suscitato et sempre favorito dal Cardinal Amulio, etinm molto prima ch’egli » fusse cardinale. Et dove dice che il suo vicario Mexaguslo eie. vuol dire il Maraco vicario del » Rdmo patriarca; et dove dice che, avvertisca ii figlio di Jetlor etc. questo è medesimamente » nipote del predetto Rdmo patriarca figlio che fu del q. dilettissimo nobel nostro ser Veltor Gri-» mani procurator fratello del detto patriarca, il quale per couso dejl’obbadio di Sesto che da » esso patriarca gli fu renontiata pretendeva fargli lite per causa delli fruiti che egli si ha voluti » riservare. Et poi ove dice che! faccia che li Conti da S. V. facciano etc. questo vuol dire li (l) La copia non c’è nel mio codice; e non si trova, per quanto credo, l’originale del Marendella negli Atti dcH’Àrchivio. Tomo VI. 96