9 ALLA CHIESA DI S. TERN1TA. »timor di Dio, c tanto basta. » Opera curiosa scritta in prosa, senza regole di ortografia e di costruzione (vedi quanto ho osservato n p. 203); ma piena di erudizione sacra c profana, e che tende sempre ad insinuare sentimenti di morale cattolica. Nell'Abuso X egli parla della Bellezza o Decoro, e dice : • Un antecipato perdono , Siguore • donne. Io ve |o chieggo ex loto corde, se • questa volla io vengo a dare di naso nelle • incomparabili bellezze vostre , nel vostro » luminoso decoro.....La vostra bellezza • tiene in casa due pessimi consiglieri, lo • specchio, e l’amor proprio. Il primo def-•• forma quella, il secondo accieca voi stesse; • e nè l’uno, nè l’altro s'arrischia a dirvi, • che siele brulle, s’anche in effetto lo sie-» te; perchè dareste ne’reprobi più beslin- » li.........Vadano uu poco le altem- » pale a riguardar li loro autichi ritraili, e » poi dicano. Ove se n’ andò mai codesta » mia primiera bellezza ? Osservino le gio-» vani qual sia la bellezza di cui si pre-» giano. Avrà quella begli occhi e brulla » bocca, bianca fronte avrà I’ altra , c naso » bistorto ; costei che ha rosee guancie ha » bisogno di nascondere i denti : quella ha • un collo deforme, quest’allra è troppo pin-» gue, colei è un cimitero coperto di pelle. • Ha Livia un visuccio bellino, ma poi è » nana. Cecilia ha nere ciglia, ma gli occhi • giallastri. Leandra è bianca, ma non ha » petto. Silveria ha del brio , ma ò zoppa. » Nerina saria bella, in somma se non fosse » brulla, o se la sua bellezza non fosse di- > feltosa e volubile. Addio dunque bellezza » delle donne......Io per bella e deco- • rosa donno intendo di dire donna virtuo- • sa, onesta, amabile, docile, mansueta, re-» ligiosa, ed esemplare. Queste sono le bel-» lezzc permanenti e di cui dovete pregiarvi. » Di queste non siete obbligate alla natura • o all'arlc......Se poi volete delle bel- • lissime donne che formano il decoro an-» che dell'elà nostra, vi darà la Francia una • madama di Boccange, l’Italia una madama 923 » Agnesi, Venezia una Cornelia Grilli ed una » Luigia Bergalli Gozzi (1) e molto altre » qualificate per nascita non meno che per » virtù . . . . » Alla pag. 275. sta dello stesso Bianchi una serie di Salire Veneziane e Toscane. Precede una dedicazione in proso del Bianchi allo stesso Domenico Baffo. In questa egli dice : * Io credevo di essere stato più satì-» rico e più amante della maldicenza di » quello che in effetto vi fui. Per verità, da » ragazzo inolinavovi mollo, cosicché non » sapevo meglio in poesia riuscire, che nello » siile maledico, in cui pareva che il demo* » nio fosse la mia musa suggeritrice dei • pensamenti ed insieme de’ versi. Il savis- • simo, dotto, e vero religioso padre mae-» slro Tessari Agostiniano vidde una mia »satira in que’tempi, ne’quali avevo pre-» dominante nella maldicenza uno spirito sì » diabolico, ed ebbe egli tal sincera carità » di farmi in sua cella un discorso così pcr-» suadente in contrario a quel uso di scri-» vere, che totalmente me ne distolsi, con » tulio che non me nc costò poca fatica quel • dover passare dal satirico al lirico » (dice poi che fece un bel foco di quante ne avea composto), ma che in progresso avendo pensato alla utilità che può recare anche tal genere di componimento ne compose poche altro soltanto di circostanza, cioè per qualche risentimento d'ingiuria ricevuta. Passa poi a notare tre sorte di satire, cioè quella contro una data persona della quale si svela il nome ed il carattere, e i difetti ; quella sozza e laida « come sono quasi tulle quelle del » nostro porco patrizio Giorgio Baffo il quale » ancorché in tal genere di porcherie molto » franco riesca, non può tuttavia chi ha » principio di onestà non concepirne una giu- > sta avversione per l’opere o per I' autore » che in età da savio sia tanto pazzo (2)-; > e finalmente la satira nobile , plausibile e » documentalo, cioè allora che si prendono » soltanto gli abusi e i vizii ùi mira. • Ricorda quindi i satirici antichi Marziale, Gio- ii) Marianna di Boccage nata 1710. morta 1802 cs Gaetana Agnesi n. 1788. m. 4799. Cornelia Barbar# dritti n. circa 1710, viveva anche nel 1796. Luisa Bergalli Gotti n. 1703. in. 1779 : cosicché il Bianchi scriba la delta Opera prima del 1779. < (2) Zorii Baffo nalo 1694 - morto 1768. Pare che il Bianchi scrivesse qui anche primi nel 1768. Tomo VI. t