862 ALLA CHIESA DI S. MARIA NOVA. Olanda (Ji molli libri rari e curiosi, c portatili a Venezia, e uniti quelli che già avea avuti dalla Francia e dall'Italia fondò in sua casa una biblioteca che aperse a pubblico beneficio, cosa ardita, riflette il Freschot , perchè essendo il Sarotti uomo di stalo si esponeva a ricevere in casa sua persone sospette e nou sospette = Relativamente al-l’Accademia, segue l’aulore a dire, che il figlio, oltre libri, avea recate dall’ Inghilterra alcune macchine pneumatiche del celebre Mon-sietir Boyle, e coll’ ajulo di queste facevano gli Accademici le esperienze. Dapprincipio la cosa ebbe mollo incontro, quantunque a dire la verità, le peu de vrais sfuvanls qu'il ya à Venise fece poco onore a questi grandi mezzi. I membri di quest’ assemblea erano quasi tutti monaci seclutcurs jurés des vi-sions mysterieuses da Peripalisme, e appena aveavi qualche medico che avendo letto gli autori moderni osasse esporne i sentimenti. Narra poi il Freschot un aneddoto. Il Salotti avea condotto seco passando per la Francia un giovane ecclesiastico, e Pavea fatto suo bibliotecario. Questi era misterioso, di poche parole, e sembrava assai occupalo nello studio. Fra quelli che frequentavano la Libreria era la corte deU’Ambasciatore di Francia . c si sa che a Venezia sono guardati i passi di ogni straniero. Un giorno il bibliotecario recò in persona alla Posta (situata sulla Riva del Vino ) una lettera diretta in Francia. L’olTìciale n’ebbe sospetto, la lettera fu fermala, aperta e trovata scritta ih cifra. Si mandò subito ad arrestare il Bibliotecario, il Sai’olti, il figlio e tutta la sua icviiiglia. Si volle avere dal Bibliotecario la spiegazione della cifra, ma questi rispose che l’argomento n’era familiare, e che nessun interesse vi avea la repubblica. Si tornò, anche coll’uso della tortura a tentare di scoprirle il contenuto, ma inutilmente. Visto che nè il Sarotti nè la famiglia avean in questo fatto alcuna colpa, furono posti in libertà. Anzi il Sarotti pienamente realdito fu inviato di nuovo residente (non sa il Fre-schol) se in Inghilterra o altrove. Ma il Bibliotecario ostinato a non voler dicifrare la scrittura, malgrado la replicata sofferta tortura, fu trattenuto prigione, e non sa il Freschot qual fine abbia fatto. Forse nel nostro Archivio ci saranno i documenti di ciò: ma lascio a cui maggiormente interessasse la indagine. Voi. HI. p. 288. col 2. Giulio Carrara dedica a Stefano Tiepolo f. di Benedetto e a Nicolò Coniarmi fu di Gabriello la Canzone composta da monsig. Quercnghi nella morte di Lorenzo Giustiniano = Venezia. Somasco. 1576. 4.° Ho osservalo che avvi diversità tra le due edizioni del libro del Contarini De perfe-ctione rerum. Veneliis. 1576, e Lugduni \ 587 (non 1588); e (ale diversità è spezialmente nel capo X. libro VI. ove De praedestinatione, a pag. 365 della prima edizione c a p. 359 della seconda. Voi III. p. 289. col 4. linea 9. quindi — correggi •— quando Voi III. pag. 292. col 2. Agli elogi dati a Nicolò Contarini Provve-ditor generale nella patria del Friuli aggiungaci le brevi parole dette dallo stampatore Giacomo de Franceschi nello intitolargli in data di Venezia X marzo MDCXVI1 li Discorsi delle Fortificalioni di Carlo Theti ec. (Vicenza MDCXVIL fol.) le quali parole sono, che il Contarini è prudentissimo nel consigliare, eloquentissimo nel persuadere, dottissimo nel discorrere, d'animo generoso c invino nell’ arte militare ec. Al Theti ( latino Teltius) dopo la morte del Sammicheli, affidò la repubblica quei lavori militari ch’crano da quello lasciali incompiuti. Voi. III. p. 298. col. pr.» nwn. 1. Presso il n. u. Pietro Foscarini fu di Antonio fu di Alvise esisteva nel secolo decorso XVIII un Codice in foglio reale , intitolato : « Compendio deH’origine e discendenza » dei Veneziani, origine e principio di Ve-» nezia, silo e qualità di Venezia, cose no-» labili di Venezia, del Principato di Vene-» zia, con l’effigie e Vile dei Dogi , di fra » Fulgentio Manfredi min. osservante. « Comincia. Ancorché mollo ampiamente si converrebbe trattare ec. Finisce con un sonétto per