940 GIVNTE VLTERIORI. del Boerio, ma non è spiegata per coro sospeso sorretto da colonne. Fol. VI. pag. 790. col \. Il cavaliere Lazari acquistò nel maggio 4862 in Treviso un esemplare in rame conservatissimo della monetina del doge Pietro Landò di cui qui fo menzione a pag. 790. e la aggiunse al Medagliere Veneto del Correr. Fol. VI. p. 790. neìla nota, linea 8. Santo Agostino - correggi - Santo Stefano confessore. Fol VI. pag. 795. col. 2. linea 13. d’Istria — correggi — l’Istria Fol. VI. pag. 795. col. 2. linea 28. Jaannc — correggi — Joanne ALLA CHIESA DI S. APOLLINARE. Voi. VI. pag. 796. col. 2. Un. 22. Di essa — correggi — Di esso ALLA CHIESA DI SAN BERNARDO DI MVRANO, Fol. VI. pag. 363. col. 2. La preziosa cassetta della quale qui parlo, era già nel 1675 posseduta dal nobile uomo Agostino Correggio q. Orazio, come apparisce dal suo Testamento in data 25 luglio 1675 in atti di Andrea Porta nolajo veneto. Fu depositata, come ho detto, appo la Fraterna Grande di Santo Antonino , e de-maniala tra il 4 809 e 1810, come proprietà della Fraterna. Ma essendosi riconosciuto che la Fraterna non ne ora che depositaria, e che la proprietà stava tuttora nei discendenti di casa Correggio, venne restituita. Se non che venuta quindi nelle mani di un Agostino Correggio non patrizio, ma discen- dente dalla stessa famiglia, questi ne levò gli ornamenti preziosi, e li vendette qua e là. Ove oggidi sia la nuda cassetta non conosco, ma so bene che sette bellissimi' cammei che P adornavano stanno oggidì (1862 maggio) presso il gentilissimo signore Michele Lanari in Padova , che con una stampa del suddetto Testamento me li fece vedere. ALLA CHIESA DI SAN GIOBBE. Fol. VI. pag. 546. e p. 727. Avendo io qui a lungo parlato di Pietro, Agostino, ed Ermolao Nani a’quali spetta il Monumento che sta sopra l’arco di una delle cappelle, ho creduto bene di farne eseguire dall’ incisore signor Simonelti un intaglio, sopra i| disegno favoritomi dall’esperto prospettico signor Giovanni Pmdor; ed è quello che in questa pagina unisco. Fol. VI. pag. 573. Parlò di nupvo il eh. Zanotto del doge Cristoforo Moro nel fascicolo 105 del Palazzo ducale alla pag. 222 e seg. Fol. VI. pag. 616. colonna 1. linea 49. e colonna 2. pag■ 617. Ho detto, sulla fede del Mazzuchelli che il cardinale da Mula mori di anni 65 a’13 di maggio 1570. Ora per la diligenza e per la erudizione del chiariss. sig. Andrea Tes-sier devo correggere e il Mazzuchelli o me stesso. Egli si recava a bella posta all’Ar-chivio Notarile in S. Maria Gloriosa de'Frari, e vi trovò non solamente il testamento autografo dell’Amulio, ma altresì il protocollo * originalo del veneto notajo Zilioli in data 20 murzo 4 572, nel qual protocollo è ripetuto il testamento del Dainula 4 febbrajo 1565 , premessavi la dichiarazione dell’ esser egli morlo in Roma nello stesso marzo 1572, cosi : MDLXXIl in mense marlii. Romae. Infra-scriptus illmus et rmus D. tì. Cardinalis Amu-lius exlremum suae vitae clausit diem =r Non essendovi dunque più dubbio sulla vera epoca della morie del Dannila ne viene di conseguenza che nato egli nel febbrajo 1505,