S A N GIOBBE. GOT perdette Negropontc^ siccome lautamente apparisce dalle Storie, e spezialmente dall’opuscolo di Giacomo Rizzardo intorno la Presa di Negroponte, da me per la prima volta pubblicato con annotazioni e documenti in Venezia nel 4844 per la tipog. Merlo. E su questo punto a leggersi anche la Storia Felicia documentala del chiariss. Romanin (.Volume IV. 356 e seg.). Il Canale privato di quella carica, fu confinato nel Friuli, e ritiratosi a Porlogrunro, ov’era anche nel 4474, quivi finì la vita. Da un brano del suo testamento che abbiamo nelle genealogie di Marco Barbaro, si ha che eredi di tutte le sue sostanze furono in parti eguali i tre suoi figliuoli Jacopo, Giovanni, e Pietro da Canal suscetti con la figliuola dì Giorgio q. Gabriele Soranzo alla quale s’era unito nel 4438 ss Fu giureconsulto dottisimo, e celebrato da’ contemporanei. Il suo ritratto vedevasi, per testimonio del Sansovino, nella Sala del Maggior Consiglio, vestilo giusta il costume de’dottori di allora, con sottana di broccato, manto sopra di porpora, e bavaro di ermellini k Nelle epistole latine dì Francesco Barbaro e di altri a lui, ne sono anche del nostro Canal in data di Brescia , ov’era capitanio, 4454—4452; e del Barbaro al Canal in data di Cividal del Friuli 1448, e di Venezia 4451=4452. ( Francisci Barbari et aliorum ad ipsurn epistolae ec. Brixiae 4743. 4.) s: Francesco Filelfo mandò in dono la versione da esso fatta della Ci-ropedia di Senofonte a Nicolò Canal giureconsulto e comandante della Squadra Veneta contro i Turchi ; e la data della epistola accompagnatoria è da Milano al primo di aprile 4470 = Allo stesso Canal dedicati 6ono de’ versi latini da Janjacopo Cane patavino dottore di legge, insigne Oratore e poeta morto nel 4490 ss Veggasi BUI. S. Michae-lis de Muriano. Codd. mss. pag. 228. 883. et edition. saec. XV. pag. 408. ss Il Sabel-lìco all'anno 4470 della Storia Veneta, narra di avere veduto e ragionato spesse volte in Portogruaro con Nicolò Canal esiliato; e avendogli domandato per qual modo principalmente cercasse dì mitigare il desiderio che «vea della pairia, rispose in due maniere, colla caccia e collo studio (Hist. Dee. III. Lib. IX. p. 746). Il Sabellico aggiungeva di avere in quello incontro ammirata nel Ga-Tojio VI. nal, oltre una maravigliosa eloquenza, una certa maestà da comandante ss Il sopraddetto Francesco Filelfo ha una epistola a Bernardo Giustiniano nella quale cerca dì giustificare il Canale pel fatto di Negroponte. Sta a p. 226. 227. 228 delle Epistolae. (Ve-netiis. Gregoriis. 4 502. fol.) in data di Milano a’ tredici di settembre 4470; e con altra epistola de’ 5 maggio 4472 esorta Lodovico Foscarini a parlar in favore del Canal, ch’egli dice Vir clarissimus et optimuSj qui non tam publico iudicio, quam privatis quorundam of-fensionibus, cum de republica mereretur quam optime, mulctalus exilio, non sine publica infamia, tum ab universa Italia, lum maxime a romana curia, ut accepi, vitupcrationi vo-bis datur. (ìbid. p. 250) ss Anche l’Egnazio a p. 50, e 257 degli Esempìi ( edit. Paris 4544. 42.) ricorda l’avvenimento dicendo del Canal: sane fuerat is a primis iuventae annis apud universos gratiosissimus, ila ut semper praemalure ampHssimis honoribus sit functus. Finalmente nolo che a pag. 49 del Catalogo de’ mss. che già furono dell’Ab. Don Tommaso de Luea (Venezia. 4810. 8.vo) è indicala : Vita di Nicolò Canale scritta da un nobile veneto - saec. XVI. sconosciuta ed inedita. Forse può essere il nostro Nicolò. Nella Marciana, nel Codice in fof. del secolo XV. della classe XIV. num. IX - abbiamo verso la fine una lettera circolare dì Nicolò Canale colla quale eccita i cardinali a proteggere la guerra contro il Turco: Comincia: Anno Domini MCCCCLXX die Vili mensis iunii. Nicolaus Canalis doctor prò illustri du. do. Venet. Capii, Generalis Maris ad Cardinales. limi Do. Expergiscimini aliquando, Patres Reverendissimi et precibus et opibus adjuvate. Imminet enim Christiano generi crudele exi-tium ec. 2. Nicolò da Canale essendo podestà a Camposampiero fece costruire di pietra il ponte ch’era di legno. Il Salomonio a p.242 delle Inscript. Agri Patav. ne conserva l’epigrafe « C . C . N . C . MDXXIX. Cum lignenm » prius pontern saepìus refici neeesse esset, » nec isatis commodum viatoribus iter prae-» beretur, ne id aecideret, tum ut id etìam » oppido ornamentum adderetur, haberentq, » oppidani, quo libentius acl eaptandas ae-» statis auras eo irent, Nicolao Canale prae-» tore, lapideus factus est ». Forse questi 78