SAN GIOBBE. no feriti dalla pestilenza, come leggesi anche alla fine della Relazione nella parie che fu stampala a pag. 208. Quanto poi alla sopramentovata famiglia patrizia DONINI, della quale non trovo apposite epigrafi, essa discendeva da un altro Marcantonio Donini, dell’ordine cittadinesco, il quale era sialo segretario di ambasciata a Roma ed in terra di barbari (dicon le croniche) et che dopo avanzato da dura prigione nelle torri di Costantinopoli l'anno 1537 morì segretario del Consiglio di X ; essa fu ammessa al patriziato soltanto nel 1667 10 luglio, nelle persone di Alemante Angelo ch’era stato per la repubblica in varie Corti d’Europa, e di Marcantonio Donini fratelli, figli di Zuanne quondam il dello Marcantonio -1537, ili grazia dell’esborso fatto, insieme coil’allra famiglia ciltadinesca Verdizolti, di duecentomila ducati per sostenimento della guerra contra i Turchi — l)a quell’Alemante Angelo nacque Domenico, e da Domenico venne un altro Alemante Angelo nato 1702. C gennajo il quale fu del Cons. di Quaranta, e per essere tino dei iumultuanli per l'accrescimento dei sacchetti (i) fu eletto capitano a Bergamo, che rifiutò, non restando dispensalo. In questo Alemante terminò la linea patrizia di questa casa tra il 1756 e il 1758 ss Al patrizio veneto suddetto Marcantonio Donini figlio di Zuanne - 1667. il padre maestro Giambenedetto Perazzo dedicò il suo libretto Il Sensuale, sul Precipizio, che ricordai a p. 357 del Voi. V. dell’Iscrizioni Veneziane. A primo aspetto parrebbe sconvenevol cosa il dedicare a chichessia un'operetta di tal fatta; ma l’autore dice che trattasi non tanto materialmente del vizio della lussuria, quanto principalmente della gran virtù della temperanza, virtù che quasi in terso cristallo rifolgora heroicamente nel Donini, — Ma del cognome Donini, o D^nnini si trovano esempli anche nelle Inscrizioni raccolte 657 dal Salonionio in Montagnana, ed avvi Paolo, Giambatista, e Giammaria Donini anno 1691 (Insc. Agri. p. 130)= Per un veneto arciprete Giuseppe Donini, l’illustre nostro sacerdote Giandomenico Goleti avea composta la seguente epigrafe la quale io tengo autografa con altre sue nel Codice 224 : «D. 0. M. | » Et . Memoriae . aeternae | IOSEP11I . DO-» NINI | (2) Domo. Veneliis | huius. ecclesiae. » recloris | qui | aedeni. liane | Ioanne . Pi-» sauro . Léonard . F. | lìierongmo . Crasso . » Io . Bapl . F. [ curaloribus. aedililiis j atq, » hoc . etiam | adiutore . munificentiss . | a . » so/o . ad . fastigium | erigendam . coeravit ] » Aloijsius .Veruda. Do.Ven. \ arcliipresbyler [ » decessoris. | exemplum. ìmilatus | aere, con-a lato | fictitium . fornicem .picturam . q | D. u Urbani. P. et M . ac . Patroni | argumenlo . » nobilitili. | addidii j opere . splendi tiori . e-» xornavit | et . monumentimi . posilil ( CIJ . » 13 CC . LXXXXII. = Un Giuseppe Donini era di città di Castello, essendovi alle stampe di lui : Saggio aereonautico di Giuseppe Donini Tifcrnate. Firenze. Pagani. 1819. 8.° (Opuscoli Yalinarana num. 472.) = E un Francesco Maria di Agnolo Donini patrizio fiorentino e cavaliere di Santo Stefano è sepolto nella chiesa di S. Maria Maddalena de’ Pazzi in Firenze come da epigrafe latina e italiana che leggesi a p. 142. 143. del libro : Nuova Raccolta di epigrafi italiane di autori diversi. Roma. Poggioli. 1828. 8.vo. Trovo notizia anche di un Donini veneziano nel 1618 e 1619. Infatti, avvi : « Orali» tio Donimi civis veneti de laudibus adin. » Reverendi ac prestantissimi P . D . D . Mi-» chaelis Angeli Zanaschi Congregalionis Ca-» nonicorum secularium divi Georgii ab Alga » Venetiarum Visitaloi-is primi vigilantissimi. » Veneliis. Ani. Pinelli MDCXVIII. 4. di fac-» ciale 12. » È dedicata Nicolao Bruno D. Georgii in Braida (di Verona) procuratori, dal Donini, che si soscrive. Doninius Fene- (1) Sacjieto de soldoni, così chiamavasi a’tempi del governo veneto quel sacchetto di pannolino che conteneva cinque ducali correnti da lire 6, soldi 4 l’uno, cioè lire 31 venete, che sono soldi 620 (Boerio. Dizionario). E i palimi di Quarantia avevano un sacchetto simile ogni mese. Il Donini voleva che ne fosse accresciuta la somma. (2) Il Donini era arciprete di S. Urbano di Preganziol, diocesi di Treviso, e don Luigi Venula era a lui succeduto nel posto il di 29 novembre 1788. eletto dal capitolo della Cattedrale ( così a p. 125 dell’Almanocco Storico Trivigiano per l’anno 1824. Treviso. Paluello. 12.°) Rifatta la Chiesa, non vi si vede più l’indicata pittura.