902 ALLA CHIESA DI S. M1CHIELE ARCANGELO. Arciduca d'Austria e Conte dei Tirolo ; la quale armatura ad istanza di Ferdinando fu là spedita; ed è questo il motivo per cui Francesco Duodo ottenne luogo debito, ed effigie e storia delle sue geste nel libro die a spese di Ferdinando Arciduca compose Jacopo Schrenckhio a Nozingen. Aggiunge ulteriormente l’Amaden che Francesco usò spezialmente di quella armatura che ora è a Innsbruck, nella giornata alle Curzolari. Devo poi al chiariss. ab. Bibliotecario Valentinelli la novella che anche oggidi (1861) tale armatura vedesi nella Collezione Ambras nel Belvedere Inferiore in Vienna, siccome scriveva-gli nel 1855 il consigliere Giuseppe Begmann custode di detta collezione. Voi 111. pag. 482. Ho nelle mie miscellanee: Arcana Natura-Us ac Divina» plìilosopliiae quae disputationi proponit Franciscus Lazaronus ctericus venelus illustriss. et reverendiss. D. Berlingerio Gypsio Ariminensi episcopo et apud Rempublicam ve-nclam apostoticae sedis nuncio dedicala ( Ve-tieliis apud Nicolaum Polum. 1614 4.° (parole in contorno istoriato in rame). Precedono due anagrammi di Cristoforo Finotti in lode del Gessi, e due altri dello stesso La-zaroni in lode del medesimo Gessi. Uu anagramma ad Franciscum Lazaronum Vicarium patriarchalem ha composto Antonio de’ Vescovi, ed è a p. 134 del suo Racemus Crystallinus. Veneliis. Pinelli 1635. 4.° ALLA CHIESA DI SAN NICOLO' DI CASTELLO. Voi II. pag. 366. num. IV. La Scrittura di Marcantonio Barbaro, della quale qui fo menzione, fu giù stampata nella latina Miscellanea di Stefano Baluzio T. IV. pag. 159. Col titolo : • Relazion latta a parte » dal clarissimo Marcantonio Barbaro alla Si-» gnoria di Venezia deili negozii trattati da » lui coi turchi per lo spazio di sei anni » che stette bailo in Costantinopoli. Voi. II. pag. 365* La Relazione di Francia di Marcantonio Barbaro 156-4 lu stampata nel Volume IV. Serie I. delle Relazioni dell’Alberi, 1860, traendola dalle Relations sur les afjaires de France par N. Tommaseo T. II. Voi. II. pag. 363. Di Marcantonio Barbaro rinnovò la memoria il conte Giovanni da Schio nella illustrazione alla nota 3 della lettera di Filippo Pigafetta intitolata « Descrizione della Comi-» tiva e pompa con cui andò e fu ricevuta » l’ambasciata dei Veneziani al pontefice Si-» sto V. l’anno MDLXXXV fatta da Filippo » Pigafetta gentiluomo Vicentino al seguito. » Padova. Sicca. 1854 8.* » Il chiariss. sig. conte Giovanni da Schio editore e illustratore erudito di quella importante lettera, aggiunge alcune particolarità alla Vita del Barbaro, dicendo che anche prima del 1561 (da me fissato) cioè del 1533 il Barbaro avea posto nella milizia. Or qui osservo che nato il Barbaro nel 1518, non aveva che 15 anni nel 1533. quindi era fanciullo non capace certamente di avere posto tale nella milizia da poterne far calcolo. Il posto probabilmente sarà stato di aspirante, che ora di-rebbesi alunno, in una delle galee che partivano per sostenere la guerra contro il Turco. Nella qual guerra per certo egli non figurò punto, essendone adatto escluso il suo nome negli elenchi degli intervenuti (Codice mio num. 987. Tavola de personaggi de quali si fa mentione nei tre libri della Guerra del 1537 del sig. Antonio Longo). Il Pigafetta poi dice a p. 20 che il Barbaro è pittore et scultore et architetto et lavora di sue mani luti« queste arti. Aspetto di leggere la conferma di ciò iu altri storici tuttora inediti. E frattanto ritengo solamente ciò che ho detto alle pag. 364. 365. 566 circa alla intelligenza sua in ogni genere di belle Arti, e al favore che agli artisti accordava. ALLA CHIESA DI SAN PROVOLO. Voi III. pag. 113. Alcune curiosità spettanti alla Chiesa di San Proculo, detto San Provolo, trovo in un libro MEMORIE fralle Carte del fu monastero di Santo Zaccaria - sotto In cui giurisdizione ^>ra-qbéilaacb&9a.1':! ^ ,989QoiaV olosl «