ALLA CHIESA DI $. MARIA DEL SOCCORSO. 887 e comprende tavole 42. Nè l'uno, nè Tallio libro lia dedicazione. Voi V. pag. 437. Una graziosa incisione di Giacomo Franco si premette al Capitolare del Maggior Consiglio, stampato dal Rampnzetto in Culle delle Rasse, I’ anno 1595. L'incisore si so-scrisse Franco F. Un belli* ed elegante Ritrailo in rame inciso dal Franco, rappresen-lonte Tiberio Deciano giureconsulto Udinese famoso e professore di diritto Cesareo nella Università di Padova, trovasi a tergo del frontispicio del Volume primo delle Risposte (Rcsponsa) dèi Deciani in tre volumi in fol. in Venezia per li Zenari. 1579 — È in mezzo a ricco ornamento decorato da cinque donne allegoriche, pulii, mascaroni ec. col nome delleffigiato, e al basso con quello dell'incisore cosi : Jacomo Fificho f. Il solo rame slaccato dall’Opera esiste nella Raccolta Correr. È però od osservare che un altro ritratto, assai ben inciso rappresentante il Deciani, sta nel primo volume di esso, impresso Francòfoni ad Mocnum del -1589 in cinque gran volumi in fol. Questo ritratto, diverso da quello del 1579 sta nel mezzo del frontispicio istoriato in rame che s’intitola CONSILIA D. TIBERII DECIANI VTl-NENS1S IVRECONSVLT1 CLARISSIMI AC LONGE CELEBERRIMI ; sotto il qual ritratto è un piccolo ovato colla fama, e le parole attorno SIGISMVNDVS FEIRABÉNDIVS 1589. A’ lati a piedi del loglio è : Jodocus a Win-ghe invenl. — Raphael Sadeler fecit. Questo io possedo, staccato dall’Opera. Voi. pag. 437. Il frontispicio premesso alle Osservazioni di Alberto Lavezuola sopra il Furioso - ediz. 1584 colle figure del Porro, è inciso da Giacomo Francho. (Vedi anche il Gamba-Serie-pag. 20. unii». 58.) Voi. V. pag. 437. Possedo intagliata in rame una grande Carta topografica, rappresentante la Città di Trieste, e il golfo, le saline, e Mugia, parte del-l'Istria, e di Capodislria. U golfo è ripieno di legni e galee, tra le quali, le due più grandi recano il vessillo di San Marco. Appiedi alla parte di chi guarda leggesi : Franco forma in Fresaria al Sol. Voi. y. pag. 443. col. i. Un. 37. Poiché è qui nominato Cesare Vecellio, osservo che Stefano Ticozz1 a pag. 287 delle Vite de' Pittori Vecellii dice che Cesare morì assai vecchio in sul cominciare del secolo XVII. Ora dal Registro de’ morti appo il fu Magistrato della Sanità si rileva che il Vecellio mori in Venezia nel giorno 2 marzo del 1601, d’anni 80. Quindi sarebbe nato del 1521, anziché verso il 1530 che ha il Ti-cozzi a pag. 272. Fol. y. pag 654. col. i. Il cognome VAI non è un’abbreviatura di VAIRA, ma è VAI famiglia cosi denominala. Ciò risulta dal libro de’ Consigli del fu monastero di S. Maria del Carmine. Zaccaria Vai mori d’anni 72 nel 7 genn. 1688. ALLA CHIESA DI SANTA MARIA DELLE VERGINI. Voi. V. pag. 7. in fine. Anche in questo monastero succedettero i solili disordini fino dal secolo XIV ; e leggiamo nel Regislro Raspe, Codice mio numero 2674: * Die 7 octobris 1381 sor Lau-» rentius Mauroceno qui carnalitcr cognovit » in monastcrio virginum imam ex moniali-» bus professis pluries et illam ingravidavit » in monasterium per unam fenestrata ferrcam » secando unum ex ferris et finaliter exlraen-» do ipsam monialem de monasterio, cond. » 8 mens. in care, et In due. 600 «uri. » Voi y. pag. 1. La notizia qui riportata circa alla vedova del generale Carmagnola è confermata dai libri autentici chiamati Misti citali a p. 163 Voi. IV. della Storia Veneta da Samuele Ro-manin anno Wà4.