ALLA CHIESA DI S. MARIA DEI SERVI. 879 f. IL tìenio ec. quello intitolato Johannis Lucidi Samotliei viri dormimi emendaliones tempurum ec. Veneliis 1537. 4.° Ora questo libro colle note di pugno del Sarpi ho io fra’ miei, mancante però delle due carie bianche ove vcdevasi notala la cronologia latina ed ebraica, e mancante detfultiiua carta bianca in fine ove vedevansi registrali gli stoiici e cronisti delta Chiesa e varj Principi relativamente ai tempi ove fiorirono. Voi. IV. pag. 649. 650. Ho nella filza lettere autografe, un brano ili lina di Giambalisla Leoni veneziano il quale ricorda l'assassinio di fra Paolo = « È » stata più accòlta appresso Dio la innocenza » del padre maestro Paolo, di quello ch’hab-» biono potuto gli hippocriti epuloni con la » forzo del loro idolo il grandissimo diavolo. » L'Angelo Divino lo ha difeso et fatti riu-» scir vani et fallaci 'i colpi di quella sacri-» lega mano che pensatamente lo ha feri- • to . . . . Saprà PEccelIcnza Vostra a con-» fusion loro che il Rdo P. M. Paolo non » ha male di alcun pericolo ; anzi in breve » uscirà paratissimo a ricever ogn’altro mor- ii tirio che dalli nemici di Gesù Cristo li » serà dato, ne ponto se ne sgomenta; anzi * intrepido prega per quelli che lo perse-» guitano, nè voleva che si facesse alcuna » cosa contra di loro .... Dubito tale ac-» cidente possa retardar l’ellettione dell’am-» basciator ordinario et me ne dolerei .... » Hozi si è publicalo il bando a quelli tri-» sti, qual è il maggior che inai sia stato » sentito et si stamperà perchè resti noto a » tutti la proltetion che tien la republ. de » chi la serve. » Non si sa a chi diretta. Non ha data, ma pare il 10 ottobre 4607. Voi. IV. pag. 704. col. prima. Le lettere scritte dal Sarpi a Simon Con-•arini qui da me indicale erano già nella Biblioteca del co. Giovanni Barbarigo a San Paolo ; dalla quale passarono in quella del conte Nicolò Giustinian - Cavalli erede Barbarigo. Ma si dice che questo prezioso Codice fu poi venduto al notissimo abate Luigi Cclotti, negoziante di ogni genere di antichità e di Belle Arti già da qualche anno defunto. Voi. IV. pag. 704. L’erudito don Simone Gliubich addetto a questo Archivio generale mi fece vedere uu*i lettera di pugno di fra Paolo diretta a Giacomo Girardi(-1) colla quale gli accompagna il sunto della risposta data dal Sarpi slesso a Sua Serenità. Non vi ò dato, ma chiaramente si deduce che tale risposta fu nella occasione che al Sarpi venne accresciuto lo stipendio nel 28 settembre 4600, portalo ai 400 ducati annui, mentre nel 28 gennajo antecedente 1006, era stato fissato a soli 200? (2) (Vedi Griseliui. I. 87. 88. 120. 121). Avendomi il Gliubich permesso di copiarla, la riporto : (Di fuori). « Al clarissimo sig. Giacomo » Girardi ss ( di dentro ) Clarissimo signor » colendissimo — Mando a Vostra Signoria » datissima, secondo il suo comandamento » la scrittura che mi diede beri, sopra la » quale dirò il mio parere in scritto et lo » mandarò over portarò, non credo che oc-» correrà vederla più, ma quando nello scri-» vere mi paresse haverne di bisogno, ve-» nirò a vederla, li mando appresso il senso » di quello che dissi al Serenissimo , et li » bascio la mano ss AIT.mo Serv. F. Paolo. « Le beneficentie dei Principi verso i suoi » servitori per il più superano li meriti di » chi le riceve , et 90110 inferiori alle loro » speranze. Ma la munificenza di Vostra Se-» renità verso di me è stata superiore an-» cora a tutto quello eh’ io ho saputo desi-» derare. Io non ho aspirato più oltre, che » ad esser honorato con titolo di servitore » della Serenità Vostra, et ella non solo mi » ha concesso questa gratia, ma aggiontoci ( 1 ) Giacomo Girardi figliuolo di Giovanni q. Gerardo, fu secretano di Pregadi, e morì danni 75 nel i| maggio 1622. Vedi Necrologi di San Provolo. (2)' Potrebbe essere che tale risposta, priva di data, fosse stata scritta posteriormente anche al settembre 1606, '■eli'occasione che il Sarpi ebbe un secondo accrescimento di salaria; e infatti il farebbe presumere 1 espressioni' '"•gumthiktó imiòru doi Mie in così poco ttmpó: ** '