818 ALLA CHIESA DI SAN GEMINIANO. Vita di m. Lodovico Ariosto traila dall'opere sue medesime da m. Francesco Sansovino.-Coni. Fu m. Lodovico gentilhuomo ferrarese degli Ariosti.... Fio. il qual si leggi con gli altri suoi epigrammi che sono stampali. Sul frou-lispicio c' è P impresa grande del Sansovi-no, cioè la Luna Crescente. E in fine si legge : In Venetia appresso Francesco Rampa-zelto MDLXIIII. Quindi è certo che il Sansovino vi mise del suo, se non nell’interno del poema, almeno Della Vita; non nella giunta de’ cinque canti, perchè il Manuzio lino dal 4545 ve li aveva inseriti, e in ciò o il Sansovino o il Rampazetto compariscono bugiardi. Voi. IV. pag. 7i. col. 1. Ilo potuto vedere l’opuscolo del Guisconi. Esso è nella Raccolta Correr. Il titolo è tal quale l'ho riferito coll’anno M . D . LVI. E noto che il dialogo è tra un veneziano ed un forestiero, non già fiorentino, malamente indicato dal Cinelìi, dicendosi RAGIONATORI VENETI ANO ET FORESTIERO. Il contenuto in sostanza è quello della edizione MDLX, che ho ricordala a pag. 544. colonna 2. del V volume ; ma vi sono aggiunti nell’edizione 1560 varii oggetti e fabbricati, o varii nomi d’illustri che mancano nel-l’cdizioue I55@ od i cambiamenti avvenuti tra il 1556 e il 1560. Per esempio l’ediz. 1560 aggiunge il Palazzo de’ Bassi e quello del doge da Ponte, descrive varie isole; parla di alcuni professori di musica c sonatori di organo in San Marco, e di architetti, e di varii altri uomini celebri, de’quali il Guisconi -1556 non fa parola; e si diffonde molto nelle azioni de’ dogi di Venezia, dei quali il Guisconi non pone che i soli nomi ec. ec. Voi. IV. pag. 71. col. 1. Il chiariss. cav. Vincenzo Lazari permise che si ristampasse in questo mese di ottobre 1861 l'accennalo opuscolo del Guisconi intitolandolo: Per le ben auspicate nozze Pia-monte, Gei £3 Tutte le cose notabili e belle che sono in Venetia, Dialogo di m. Anselmo Gui- sconi. M . D. LVI. Venezia, tipografia Emiliana 4861 in 8.vo di p. 24. Riflettesi nella lettera di dedicazione del cavalier Andrea Bat-taggia che questo libretto servì di base a Francesco Sansovino per l’opuscolo Le cose notabili che sono in Venezia, lo ho anzi con-ghietturalo che ne sia autore lo stesso Sansovino sotto il nome del Guisconi. Ed oggi mi confermo nella conghiettura. 11 diligentissimo e studiosissimo coadjutore della Biblioteca Marciana Giambatista Lorenzi, da qualche anno occupasi, negl’ intervalli del suo oificio, nel raccogliere dai Registri originali del veneto Archivio tutti i documenti relativi all’antica e moderna veneta tipografia ; dalla qual fatica si avranno notizie sicure e de’ tipografi, e degli autori che presentarono le opere alP esame preventivo , e che ottennero licenza di slampa , e collo scorrere i cataloghi delle edizioni, si conoscerà quali effettivamente furono eseguite, e quali rimasero inedite, e infine tante altre curiosità, relative all’arte, agli autori, e agli editori. Ora il signor Lorenzi scoperse che di pugno del Sansovino sta la seguente attestazione negl’ indicati registri« Adi 23 di » marzo 4556. Io Francesco Sansovino fac-» ciò fede come nell’operetta intitolata Tutte « le cose notabili e belle che sono in Ve-» netia cioè usanze antiche pitture e pittori » sculture e scultori i nomi de dogi e i pa- li trinrehi composta da m. Anseimo Guisco-» ni, non vi è cosa alcuna ne contra la « Maestà di Dio e de Santi ne contra i Prin-» cipi et Stati del moudo ne contra i buoni » costumi ma e tutta semplice e pura : Et » io sopra scritto faccio fede di mia pro-» pria mano ut supra = Io Costanzo Lore-» dan facio fede come di sopra. Io m.° Ni-» cola Orio prior del monastero di S. Ste-» phano di Venetia confermo ut supra. » lo quindi direi che in questa ediz. 1556 il Sansovino ebbe riguardo di porre il proprio uomc, servendosi di uno supposto, per avere più libertà e senza taccia di parzialità di parlare con lode delle opere del padre suo Iacopo Sansovino, spezialmente della Loggetta (pag. 44. 47) e della Libreria (p. 18. 19.). Nella ristampa però si sono omessi gli elenchi dei dogi e dei patriarchi che chiudono l'opuscolo originale. - .