SAN GIOBBE.
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IVSSIT . TE FVTVRA POSTERITAS ET IIINC [ MONENS VT YELVTI PIA ET OBSEQVIO-SA PROGENIES PROGENITOR. MORES ] AC VITAE RATIONEM AMPLECTARE ; QVORVM SI TE ADOLESCENTE»! FORTAS [ SIS ALIO Y AND O PIGYERIT : SENEM CERTE SI SAPIES NO POENITEBIT : Q SI SA-NIS NEGLE | CTIS MONITIS CONTRARIAM INVASERIS VIAM CARMEN HOC TIBI TE-STIS ET CONTESTATOR | ADESTO TE 1N GRAVEM ATQ. VTINAM NON SERAM POE-NITENTIAM CAS VRAM.
CHRISTOPHORVS VIVENS FECIT DE GENTE MARINA CVIVS FATA GRADV SVPRE-MA LEGENTVR IN IMO.
   Alla custodia dell’altare nella cappellina che sta a destra della maggiore. Sull’altare sta una statuetta di S. Francesco <tAssisi, di siile lombardesco, e di sotto avvi l’iscrizione = FRANCESCO MARIN patrizio veneto ne ordinò la erezione ; e il figliuol suo CRISTOFORO eseguì la volontà di lui. Non avvi epoca, ma dall’ iscrizione, che vedremo al num. 27 si rileva che fu circa il 4502 anno in cui moriva FRANCESCO — Il chiariss. Francesco Zanotto lo chiama, a buon dritto, altarino stupendo e forse di mano di Pietro Lombardo. I due versi latini stanno a piè de’gradini dell’altare. Bello ammonimento contiene questa elegante epigrafe. Lo scultore per errore fece CONRARIAM, e SV-PREEMA.
  FRANCESCO MARIN usciva da quella famiglia ch’ebbe cavallerie in Candía, ed era del sestiere di Cannaregio. Egli fu approvato per F ingresso al Maggior Consiglio nel 4454 a’ 23 di ottobre, ed ebbe a moglie Andria-na Nani. Suo padre ANTONIO era figliuolo di Giovanni ed ebbe ingresso nel M. C. l’ultimo di marzo del -1441. Sua moglie fu Fi-lippa Abramo. CRISTOFORO, unico figliuolo di FRANCESCO nacque nel 4497 a’ 28 di aprile. Tutto ciò dalle genealogie delle venete famiglie che abitarono in Candía, ossia dal Cronico di Giannantonio Muazzo. Ma nè in questo nè in altri Codici ho potuto finora
trovare particolari notizie di FRANCESCO o di CRISTOFORO.
     Che se di questi nulla, potrei però dir molto di altri distinti personaggi di questa casa, antichi e moderni. Noto solo, fra gli antichi, Rosso Marin figliuolo di Pietro, marito di una Bersabea. Egli era della contrada di Santa Maria Zobenigo di dietro la chiesa hora Cà Barbaro (Priuli Genealogie scrivente circa il 4646). Fu del 4403 Consigliero della Città ; e nel 4405 uno de’ provveditori dell’esercito contro il Carrarese (Sanuto col. 824); ed essendosi avuta in quell’anno Verona fu mandato primo podestà di quella Città (Biancolini - Serie - 29). Del 4 407 fu podestà di Padova (Orsato - Cronologia - 45). Desiderando la Repubblica nel 4409 possibilmente di levare lo scisma di Santa Chiesa, fu il Marin spedito ambasciadore a Papa Gregorio XII (che allora trovavasi in Siena) per trattar accordo fra la Santità Sua e i Cardinali che se ne erano alienati. Il registro degli ambasciatori trae tale uotizia dalla Cronaca Zena, che non vidi, ma ne trovo conferma nella Cronaca Dol/ina a p. 430 del mio esemplare, Codice 2610, ove leggo : « 1409. Da puoi fo mandato ms. Rosso Marin » per ambas«ador a Siena a ms. lo Papa Gre-» gorio XII per tractar unioti e concordia de » paxe tra i Cardinali che sono partidi da » lui da Luca, corno se sapè per suo messi » mandadi per questo alla Signoria et ancora
#	per sue lettere vegnude da Pisa fazandone » mention circa questi fatti » B Fu diverse volte eletto Avvogador di Comun ed in particolare gli anni 440,5, 4 407, 4409, 4443, e code Avvogador ricordalo anche Marino Sa-nulo all’anno 4405 ( R. I. Script. T. XXII. p. 850. 851.). Del 4442 venne eletto Provveditore in campo nelle guerre contro il re di Ungheria, e fu tale la sua diligenza e lo zelo del pubblico servigio ehe sebbene avesse sopra le spalle il peso di sette figliuoli maschi (dalle genealogie apparisce che ne avesse soltanto sei), e di alcune figliuole anche da marito, partì il giorno seguente dalla Cittd e amministrò il carico con somma lode (Priuli Genealogie succitate ) e Fu per la seconda volta nel 4 448 Consigliero della Città; e dal 4420 andò Rettore di Modone e di Corone unitamente ad Albano Badoaro (Flam. Corn. Catliarus 26. 27. ) e stettevi tre anni. Del