630 SAN GIOBBE. cui lodasi il signor Francesco da Mula il quale con l'efficacia de’suoi nobilissimi officii ha levali più volle da'patiboli i condannali alla Morte. Non credo che sia il testé ricordato da Mula provveditore; ma piuttosto un all.ro ch’era probabilmente Avvocato criminale a Giainbalista Andreiui tra i Comici Fedeli dello Lelio, dedica all’ ìllustr. sig. Francesco da cha Mula il suo Teatro Celeste (Ve-netia. Ginammi. 1635. 4. di pagine 12. (I) Chi sia anche questo da Mula non so, sen-dovi contemporaneo più d’uno dello stesso nome negli Alberi genealogici ~ 2. Francesco Amula ovvero Amulio era cittadino Udinese c dell’ordine notarile, c fioriva dopo la metà del secolo XVI. Il Liruti nel Volume IV. a p. 524. 525 degli Scrittori Friulani (Volume che in pochissimi esemplari si trova, quindi a pochissimi è noto ) Io dice uomo dotto, esercitato in amendue le facoltà oratoria c poetica. Scrisse latinamente la vita di Marco Marnilo da Spalato ; che mss. vide originale lo stesso Liruti. Ha poi molti versi latini nell’ Elice del Frangipani. Udine 4566. pag. 46; nella Raccolta di Mario Pittorio in morte di Snlome contessa della Torre. Venezia. Valgrisi. 1568. a p. 58); nella Raccolta fatta da Pietro Ge-rardi di versi latini in foedus et victoriam conira Turca», (Venetiis. Guerra. +572. 8.vo a p. 3-44 col titolo Francisci a Mula Ulinen-sis Navale certamen adversus Turca»; nella Raccolta delle poesie latine per Nicolò Contarmi luogotenente, (Udine. Natolini. 1598) che ho ricordata a p. 359 num. 2592 del mio Saggio Bibliografico; nell’altra Raccolta latina per lo stesso Contarmi provveditore alla Sanità (Udine. Natolini 1602 ), già da me ricordata al num. 2393. e in altre Raccolte dal Liruti citate, e da me già conosciute. Dieci favole greche egli tradusse in versi latini e stanno con quelle pubblicate da Fabio Paotini; e Quando sia morto non dice il Liruti, ma certo dopo il 1605 nel qual anno trovansi sue poesie ss L’Ab. Si-mone Glubich non fa menzione della vita del Marullo scritta dall’Amulio, a pag. 202 del suo Dizionario Bibliografico degli uomini illustri della Dalmazia, articolo MARVLO (Vienna. 1856. 8.), e nemmeno don Andrea Cic-carclli a p. 24 degli Opuscoli riguardanti la storia degli uomini illustri di Spalato ( Ragusa 4811. 8.) = e non ne fece cenno nemmeno tl Fallati ove a p. 433. 434. riporta una vita latina del Marulo scritta dallo Spalatino Francesco Natali contemporaneo del Marulo ss Giampaolo Gaspari nella sua Biblioteca mss. degli Scrittori Veneziani T. I. pag. 19. attribuiva malamente i versi latini di questo Udinese in morte di Salome sue-nunciata a Francesco Amulio patrizio veneto. Non voglio compire quest5 articolo, senza dar esalta notizia di una Operetta di un altro Amulio, già rammentato dallo Scardeone, e dal Portenari, e dal Mazzuchelli, i quali però mostrano di non averla veduta; il quale Amulio è poi omesso, non saprei perchè, da Giuseppe Vedova ne’ suoi Scrittori Padovani ss Egli è : Nalalino Amulio sacerdote patavino del quale conservo l’operetta: VITA PASSIONE, ET RESVRRETTIONE DI IESV CHRISTO nostro Salvatore. Avvi sul frontispicio la figura del Redentore in piedi colla sinistra mano alzata, e a’lati i due motti: Chi me seguita non camina ne le tenebre, lo sono la via et la verità et la vita e¡ E appiedi (1) L’Àlidreini stampò Duo dal 1625 in 8.vo n Parigi il curioso libro: Teatro Celeste nel quale si rappresenta come la divina bontà abbia chiamato al grado di beatitudine e di santità Comici penitenti e martiri, con un poetico esordio a’ scenici professori di far l’arte virtuosamente ec. Questo libro è tutto poetico, e diviso in tanti Sonetti, e in prima cinque ve ne sono in lode di questi comici santi, cioè: San Genesio, San Giovanni Buono, San Siluro, S. Ardelione, e S. Silvano; e il libro è dedicato al cardinale Richelieu. Io noi vidi finora, ma sto alla descrizione fattane a p. 22 del Voi. I. dell’Opera di Francesco Bartoli bolognese. Notizie istoriche de comici italiani ec. (Padova 1782. 12.°) J_ Ma l'opuscolo dedicato al Da Mula, e che ho nelle mie miscellanee, e che pur è dello stesso An- dreini, pare un estratto da quello di Parigi, poiché i Sonetti sono intorno 1. San Genesio. 2. Sant’Ar-delione. 3. S. Giovanni’ Buono Mantovano. 4. San Silvano. 5. Fra Giovanni peccatore, così facendosi chiamare il Comico Venetiano de' nostri tempi, dona il suo per tamor dì Dio e ritirato a Mestre dopo vita asprissima, devotissimo se tie morí. Quindi manca il Sonetto per San Siluro-, e non vi è dedicatoria al Richelieu nè l’esordio a’ scenici professori. Questo estratto o ristampa non fu noto al Mazzuchelli nell’ articolo ANDREINI Giambatista.