SAN GIOBBE. 647 » ste altercazioni da di d 7 novembrio di do-» menica sino al sabbato 23 detto, nel qual » zorno a hore 16 1/2 per XXV. di loro • elessero dose ms. NICOLO’ TRON uno » delli XLI. di elà di anni 74. in circa, il « quale haveva solamente un fio! nominato « ms. Filippo, perchè l’anno avanti nella per-» dita di Negroponte gli morì un altro suo » fìol nominado Zuanne il quale era sopra-» cornilo ( Zuane (dice il Malipiero) fu fallo morir crudelmente da Turchi a la guerra de Negroponte insieme con Gerolamo Longo ). «Eletto subito lo publicorno, ma indusio-» rono al dopo disnar a fare le solite so-« lennità.» Qui, continua il Malipiero a dire che « il TRON I’ è sta homo de gran na-» tura, grosso, bruto de fazza, simile a la » figura che è su la so sepoltura. L'è sta » homo liberal : el fece in palazzo publico • convivio a tutte le arti della Terra, e ghe » intravene la dogaressa vestia d’oro: l’è » sta homo de gran animo; l’havea cattiva • prononcia, de muodo che parlando el spiu-» mava per i lavri. » Il Sanuto pag. H96 conferma e aggiunge che « entrato nel do-» gado a tutte le arti fece publico convito » nel Palazzo Nuovo per l’entrata della do-» garessa, la quale vestita di manto d’ oro • fu levata col Bucintoro a casa MOROSINI » a San Silvestro, dov’ essa nacque, e con-» dotta in Palazzo: Tamen non furono fatte » giostre per essere la Terra in ¡spese e in » affanni per la perdita di Negroponte, e per » la guerra che s' avea col Turco » ss E PAgustini scrive: -1472 in maggio. Il doge fece andar la dogaressa in Palazzo ; e fu mandato il Bucentoro a San Silvestro a Cà MOROSINI sopra il Canal Grande, perchè lei fu da Cà Morosini, e fu condotta in Palazzo con gran trionfo, e furono fatte feste per ire zorni in Palazzo » ¡2 Durante il suo governo continuaronsi le guerre de’ Veneziani in Asia ss Nel 15 agosto 4472 fu publícala la Lega ch’era stata conclusa tra la Signoria di Venezia, e il duca di Borgogna nel 15 giugno precedente, a difesa e conservazione degli Stati delle parti contraenti e specialmente contro l’immanissimo Turco. (Sanuto H96. 1197) ss Del giugno 1472 si cominciò a fondare l’Arsenale Novissimo tra l’Arsenale c il monastero delle Vergini, capace di cento galee, per ricordo di Giacomo Morosini zio, patron dell’Arse-nale ; e questo luogo si chiamò Babilonia (Malipiero. VII. 662) = 1472 (more romano) a’ 19 di febbrajo. Nel Consiglio di dieci colla Giunta di XXV. fu presa la catturazioue di Isabetta Zen sorella di papa Paolo Barbo, e di altri i quali comunicavano i segreti del Senato a Roma; Isabetta fu confinata a Ca-po-d"Istria, e gli altri in prigione e privali de’Consigli. (Malipiero VII. 661.) ss 1472 in febbrajo (more romano). Avendo il re di Cipro sposata Catterina figliuola di Marco Cornaro, il doge, con altri, andò a levarla a casa Cornaro a S. Polo, e da questa fino al traghetto di San Benedetto accompagnolla a piedi, e montato ciascuno colà in Bucintoro giunsero a San Nicolò del Lido, ove sopra apposita galea fece viaggio fino a Cipro (Agustini) ss 1472. Attese le urgenze dello Stato, e la decadenza del commercio, il doge fece battere una moneta nuova di miglior lega, la quale portava la sua immagine e dal suo nome fu detta TRONO ss Egli fu il secondo c l’ultimo doge che imprimesse la propria effigie su dette monete, perchè, lui morto, fu statuito che il doge non potesse più rappresentarsi sui conii, se non genuflesso dinanzi a San Marco ( Lazari. Guida Ven. p. 179) ss L’Aguslini ricordando questa cosa scrive « In suo tempo 1472 facen-» dosi la moneta di grossoni, che valeva » marchetti 8, et i grossetti, che valevano * marchetti 4, et essendone sta fatto una » grandissima quantità de falsi, fu deliberà » mutar ditte monede, e fu fatta una meda- • glia di marchetti 20 con la sua imagine » sopraj cosa che mai più fu fatta, nè fu con-» sultada, quando fu comandà che la fosse » fatta. Ma poi s’accorsero di tal cosa, per- ii chè li signori tiranni si mettono in me-» daglia e non capi di republica ; onde alla » creatione del suo successore fu provislo, » che de cetero più non si potesse far ditte » medaglie, la quale medaglia fu chiamada » Tron. » (1) (1) Promiss, ducale (Codice mio 2785 in fine) 1473. 3 agosto Acl cap. 40. de moneta auri et argenti tenendo in culmine addatur ~ quod in omni sorte monete que fiet in cecha nostra imago ducis fiat ftexis genibus ante imaginem Sancii Marci in illa forma qua imago ipsius ducis est posita tuper ducatojnec imago ducis in moneta nostra fieri possit nisi per istud majus consilium peclarelur. Tomo VI. 83