720 SAN GIOBBE. o sia per ornar d’avantaggio 1' altari vicini, o per dar più. gran luce alta chiesa suddetta, o generalmente "Sotto pretesto o causa de qualsisiano altre ragioni, habbino mai a pretendere nè permettere che il detto deposito sii diminuito, tagliato, ristretto o alteralo in parte alcuna. 3.° Promettono in oltre li stessi MM. RR. Padri et così al presente s'obbligano di lasciar metter et descrivere al predetto Eccmo sig. Ambasciato!1 dentro il luoco del loro CapitoJo quell' inscrizione di parole, et epitaffio che a S. E. parera, e piacer» per mostrare il sito dove l’interiori del defonto Eccnio Ambasciator suo padre sono stali sepolti, et parimenti di lasciarli metter nel medesimo luoco del capitolo una pietra di marmo per servir di memoria del giorno dell’anniversario, c della messa olla settimana, che si doverà celebrare per l’anima sua; e per recognizione della cessione, et cose tutte, il predetto Eccmo sig. Ambasciatore ho fatto quell' elemosina et carila olii stessi MM. RR. Padri che a sua Ecc.* è parsa più propria, riuscita a tutta gratitudine de padri stessi, così li medesimi affermando, oltre di che promette detto Eccmo sig. Ambas. in esseÈuzione del presènte Instrumento di far scriver e girare o credito delli stessi MM. RR. PP. e monastero di S. Giobbe nella Cossa e deposito delle quattro per cento ducoti quattrocento cinquanta di valuta corrente in Zecca, che corrisponderanno di utile ducati disdotto nH’anno moneta pur corrente, e questi per capitai et fondaturn dell olTicintura d’una messa alla settimana nella chiesa suddetta da .celebrarsi perpetuis temporibus all’aitar privilegiato nella chiesa suddetta, saranno in tulfo messe numero cinquantadoi all’anno, et più d’un anniversario per cadaun olino in perpetuo nel giorno della morte del già detto defonto Eccmo sig. Ambasciatore seguita o’ 13 luglio 1651 ..... le quali messe et onniversario doveron esser celebrate et applicate per la salute dell’anima del defonto1 sopradetto Eccmo sig. Ambasciator, et per quelle delli deffonti sig. Pietro de Voyer gran Bailly della Provincia di Turenno, di madama Elisabetta Hurault padre e madre dell’istesso deffonto sig. Am base, e di madama Elena dal Font fu moglie del medesimo.....E perche è da credere che li Eccmi Ambasciatori e Ministri dì S. M. Cristianissima, che qui prò tempore risiederanno bareranno assai pietà et vorranno di buon cuore honorar la memoria d’ uno delli loro predecessori, è stato perciò espressamente accordato per detto Eccmo sig. Ambasciatore con li stessi MM. RR. PP. che la vigilia del giorno di tal anniversario, la qual vigilia sara a’ 12 luglio di cadaun anno debbino li stessi padri restar obligati, come al presente s’obligano, di far avisar il detto sig. Ambasciator, e Ministri di Francia, che prò tempore, ut sopra, si ritroveranno appo questa Serma Republica a fine (che se la loro commodilà li permetterà) possino honorar della loro presenza questa sopradetta pio ceremonia, così supplicandoli il dello Eccmo sig. Ambasciatore, il qu&l con tutta la sua casa ne resterà pienamente obligato..... Aduni Venetiis in Coenobio Mtnasterii supradicti praesenlibus ad praedicta 1). Cipriano q. .Incolli Bronzino macellano, et Jacobo q. Laurenlii Fossetta famulo in'dicto monaslerio testibus ~ Ego Hie-ronymo Paganu<;ci q. D. Octavìi Civis et pub. Venet. Not. ec» In Dei aeterni nomine amen. Anno ab Incarnatione Domini Nostri Jesu Christi millesimo sexcentesimo quinquagesimo quinto Indiclione octava die autem sabbati X.* 3.“ mensis novembris. Nella Chiesa delli MM. RR. PP. di S. Job di questa Città dall’Illino et Eccmo sig. Renato de Voyer de Paulmy conte d’Argensone di Ruffihec consigliere in tulli li consigli di Sua Maesta Christia-nissima, e per la medesima ambasciatore a questa Serenissima Republica, è stato fatto erigere et construire il deposito seu Mausoleo che fu permesso n detto Eccmo sig. Ambasciator potessi erigere, et constrùtto a gloriosa memoria del defonto IUmo et Eccmo sig. Renato de Voyer conte d’Argenson suo padre, fu pur ambas. extra ordinem per la Christianissima Corona suddetta alla stessa Sereniss. Republica, e ciò con le condizioni e con li palli descritti nell’ Instrumento sopra ciò seguito con li detti MM. RR. PP. per atti ipiei sotto lì 45 maggio 1653 ......E perche anco la positura dell’altareito nominato nel precitato instrumento dedicato a S. Antonio di Padova, se ben veramente di tal espressione fu preso errore, essendo quella pala nel mezzo con figura della Santissima Annoncialo, e da una, parte una figura di S. Antonio di Padova, e dall’altra con figura di S . . . s’ è stabilito che resti sotto il pergamo, che s’attrova trasportato in detta chiesa ... . non ostante che s’havessi a ponere, come fu dichiarito nel sopradetto Instrumento 4653 in sito verso la sagrestia della detta chiesa,'nel qual fatto detto Eccmo sig. Ambasciator non v’ha posto immaginabile ostacolo, ma incontrato pienamente in tutto o°ni sodisfazione de’ padri predetti Dicendo inoltre et affermando che tutto quello che s’è fatto per la memoria dì detto Eccmo sig. Ambasc. di S. Maestà Christianissima fu suo padre, è stato di consenso e sotto la proiezione di questa Augusta Republica......et con tal perciò principal fondamento haver detto Eremo sig. Ambasciatore presente fatto descrivere a piedi del medesimo deposito seu Mausoleo 1’ epitaffio infrascritto : AMAINTISS.0 PATRI RENATO AMANTE FILIVS RENATVS NOMINIS, AC LEGATIONIS VTIINAM, ET VIRTITVM HAERES CVM LVCTV C.HRISTIAJV’O POSVIT SENATVSQVE PIETATI COMENDAVIT.