SAN GIOBBE. 629 cario di Santa Chiosa. ( Notizia comunicatami dal dottore e cavaliere Vincenzo Lazari). 45, LAVRAE VXORI | DILECTISSIMAE | FRAN-CISCVS | AMVLIVS S1BI | SVISQ . P . | MDXXVII. In Sagrestia, sul pavimento appiedi del-I' altare, che ha lo stemma da Mula e Mi-chiel. Si osservi che l’anno eraMDXXV; ma poscia tì furono aggiunti due II : cosicché si fece MDXXVII (1527). FRANCESCO DA MVLA figliuolo di Luigi, o Alvise, q. Francesco, e di una figliuola di Marco q. Francesco Pesaro, del 1504 ebbe a moglie LAVRA Michiel di Lorenzo q. Tommaso. FRANCESCO fu padre deli’ illustre Marcantonio Amulio cardinale, di cui nella precedente iscrizione 44. Egli moriva nel 1552 giusta le genealogie di M. Barbaro ss Quanto a Luigi suo padre narra il Bembo sotto l’auno 1509. » Il Vicedomino di Fer-» rara M. Luigi da Mula scrisse alti Padri, » che intesasi la rotta de’ Veneziani, gran » segni d’allegrezza avea quella terra dimo-» strato; e che il popol tulto con licenziose » voci e suoni di tamburi, lieto e festevole » era ito discorrendo per la città : e che il » duca Alfonso a cui egli era ito, non ve » l’avea voluto rassicurare-, dicendo che la » plebe incitata contenere non si potea ; e » perciò l’avea consigliato a dipartirsene, e » che poi potrebbe ritornare, quando il bol-» limento della guerra, e l’acerbità e ingiu-» ria delle censure di Giulio raffreddate si » fossero. Le quali cose intesesi, rivocato » dal Senato il da Mula, nel mezzo del suo » magistrato parteudosi, a casa si ritornò. » ( II. 86 ). Soggiunge poi il Bembo poco appresso sotto l’anno stesso : « La Rocca di » Cremona, per misfatto e perfidia de’ fanti » che in essa erano, al Re si rendeo; M. » Luigi da Mula e M. Zaccheria Contarino, » Pretori della Città, e M, Sebastiano Mali- » piero Camerlingo, che in quella ricovc-» rati s’erano, c SI. Marco Loredano, e M. » Andrea Dandolo, di lei Castellani, in preda » a' nemici dando, che a Melano gli con-» dussero. » ( II. 105 ). Tengo nel Codice 2689 (contenente lettere diverse parte autografe parte apografe spettanti a Pietro Paolo Vergerio il giovane nuncio apostolico presso Ferdinando I. Re de’Romani a 1555 ec. ) un autentico ¡strumento in data 15 agosto 4523 in alti di Ottonello Vida q. Jacopo Cittadino di Capodistria, che riguarda una lite tra Aurelio e Giambatista Vergerii Attori in confronto del veneto patrizio FRANCESCO DA MVLA q. Alvise. Qui noto due altri Francesco Amulio oMula o daMula. Il primo patrizio veneto ; il secondo di patria Udinese; e noto questo secondo spezialmente perchè da taluni fu pur creduto patrizio e, sebbene sia stato Scrittore, pure fu omesso dal Mazzuchelli. 1. Francesco da Mula (1) al tempo della guerra di Candia fu provveditore della cavalleria, cosi diligente nell’esercizio di questa carica che non tralasciò minima occasione di cimentarsi contro l’inimico; e mori di pestilenza in Candia. È lodato da Marco Trevisano l’amico Eroe nel libro: Le Pompe funebri celebrate alli suoi cari e gloriosi concittadini morti sino a quest'ora nella presente guerra contra il Turco ec. Vcnetia d657. 4. a pag. 40. ss Ho nel Codice 4079, l’autentica Commissione che gli diede Francesco Erizzo doge in data 26 agosto 4643 per Provvedilor della cavalleria in Candia, coll’ordine di esercitarla nella disciplina conforme agli ordini et capitoli in esso regno lasciati dal già dilettissimo nobil nostro Giacomo Fosca-rini Cav. Procur. generai nel medesimo Regno, et alle deliberazioni di questo Conseglio 42 dicembre 4636 e . . . . dicembre 4637~ Di lui fanno menzione gli Storici di quella guerra, e anche l’autore de' Frammenti Storici, cioè Serlonaco Anticano (2) Bologna. 4647. 12. ss Girolamo Brusoni nel suo Camerotto (Venezia. 4645. 42.) intitola ad un Francesco da Mula un Sonetto a p. 229 in (1) Era figliuolo di Giovanni q. Nicolò. Nacque del 4610, mori nell’anno 4645. (2) Sertonaco Anticano anagramma purissimo di Antonio Santacroce padovano già autore d’altra opera. Non so quindi come altri Scrittori attribuiscono questo libro o a Girolamo Brusoni, o a Casimiro Frescot, o a Girolamo Michieli dalla Brazza.