443 S. M. DEL SOCCORSO. nissìmo prìncipe con la signoria per dare udienza ai legati del Pontefice ec. (Non vi è nome di incisore nè di calcografo). Vedesi la distribuzione dei posti, e un ambasciatore Anba-sator seduto alla destra del doge. 41. Questa è la Procuratia sopra la Piazza dirimpetto al palagio del serenissimo, fabbrica di modello stimato il più superbo d’Europa, inventato dal Sansovino. In essa si conservano molte statue famose lasciate per testamento dal patriarca d’Aquileia I’Ill.mo Gri-mani, e la nobiliss. Libraria delT lll.mo Card. Bessarioni. Franco forma con prwdegio. (Questo rame eli’ è certamente uno de’primi ebe rappresentino l’antica Libreria, fa vedere che sin dalla prima costruzione era interrotta la balaustrata che corona questa superba fabbrica ; e che quindi l’intenzione del celebre architetto Sansovino fu quella di lasciarla cosi interrotta ; e così pure rispettarono la intenzione di lui i posteriori grandi uomini che non osaroao di porvi mano. Soltanto dopo il 1820, si credette di porvi quelle colonnelle nel mezzo che il Sansovino ommise studiatamente, e quindi si a venne rendere continua la balaustrata ch’egli volle da quel breve spazio interrotta, come lo prò va n tuttora i due pilastrini nel mezzo eguali a quelli degli angoli, e di maggior grossezza di tutti gli altri. Il perchè il Temanza (Vite ec. p. 222), e chi copiò da lui, non fu esatto nel dire continova balaustrata, perchè in effetto è stata sempre interrotta non per frattura o per momentaneo intralascia-inento di fabbrica, ma per volontà espressa del Sansovino architetto. E se mi si chiedesse per qual motivo il Sansovino lasciò interrotta quella balaustrata, direi che fu per indicare i tre interni fabbricati diversi che pajono uno solo all’esterno, cioè la Zecca dalla parte del Molo, e la Libreria e Procuratia dalla parte del campanile; e in fatti l’apertura della balaustrata corrisponde alla sottoposta porta che metteva nella Libreria. 42. Loggietta nella quale si congregano li ecc.mi procur. al loro tribunale nel tempo del gran consiglio stando alla difesa loro una parte della maestranza dell’ arsenale. Questa Loggietta fu fatta dal Sansovino scultore fa-mosiss. et in essa si scoprono varie historie tanto nel bronzo come anco in fmiss. marmo scolpile. Franco forma con privilegio. (E interessante questa veduta perchè invece delle moderne balaustrate dalle quali fu chiusa poste-riormente, ha due banchette di pietra soste- nute da quattro piedi di marmo per una, sen-za chiudimento nè davanti nè lateralmente. 43. Questo è il Palazzo del ser.mo pren-cipe dove sono ordinati diversi magistrati no quali sono ascoltate e decise le cause forensi di tutto il Dominio. Franco forma con privilegio. (E la veduta del Broglio colla Porta della Carta). 44- Questa è la Porta del meraviglioso Arsenale nel quale di continuo si fanno galere ec. Franco forma con privilegio. (Anche questa è interessante perchè non vi si vedono le balaustrate, nò i Leoni aggiuntivi po« steriormente ec.). 45. Veduta della Piazzetta di S. Marco, con nel mare Venezia tirata da cavalli marini ec. Non v’ha nome di incisore nè di calcografo. Pure essendo l’ultima unita in uno degli esemplari del Franco da me esaminati, la pongo. Vi sono di particolare questi versi: Questa è d’ogni alto ben nido fecondo Vinetia et tal che chi lei vede stima Veder raccolto in breve spatio il mondo. ig. Habiti delle donne Venetiane intagliati in rame nuovamente da Giacomo Franco, (frontispicio in rame eh"è quello stesso del 16io che ho descritto al num. 17). (Non vi è data), fol. Questo libro affatto diverso dai due precedenti è dedicato dal Franco al magnifico et eccellentiss. fisico il signor Fabio Glisenti. Spiega il disegno rappresentante la città di Venezia in forma sferica, premesso, ossia il detto frontispicio; dice che aveva in animo di formarne un disegno in scala maggiore ; e che lo farà; ma prega intanto il Glisenti ad accettar questo, e insieme i diversi habiti di donne Venetiane con altri disegni di figure che per curiosità ho fatti, con intentione di farne maggior numero. Ci fa sapere che il Glisenti si diletta di pittura di scultura e disegno, (non vi è nemmeno nella dedicazione alcuna data). E composto questo libro di pagine 20, ed ha diecinove intagli di figure ad ognuna delle quali sta in istampa in foglio separato la spiegazione latina e italiana. Ecco i soggetti esibiti. 1. Principessa di Venetia moglie del duce. 2. Gentildonna matrona. Franco fec. 3. Gentildonna che piglia i frutti. Franco f. 4- Gentildonna che sona di lauto. Franco forma. 5. Habito di Novizza nobile. Franco f. 6. La