ALLA CHIESA DI S. Munster; cioè il Tomo Vili, ha i quattro primi anni, e il secondo fluisce adi 4 giugno 4G50. Il Tomo X. è la Relazione del sig. divise Coniarmi Ambas. straordinario per la pace Universale al Convento di Munster che terminò ranno 4650.— Nella stessa eredità Contarini trovami eziandio \arie filze di lettere originali a ciò relative pubbliche e private, e tre Tomi pur mss. . intitolati : I. Plusieurs Lettres, Déclarations, Traites, Réponses et autres procédures pour parvenir à la conclusion du Traité de Faix de Munster depuis Van. 4652 jusque en 4642. II. Ambassade de Munster contenant les depeches de la Cour comencant le 2 avril 4G44 et finissant le 9 décembre 4044. 111. Plusieurs pieces aliénant a la Faix de Munster. Fol. II. p. 248. colonna prima. L! aneddoto che il Cavalier Alvise Contarmi ambisse la dignità patriarcale, è comprovato anche dal Dispaccio scritto al Senato dal n. h. g Alvise Contarini A/ Plenipotenziario a Munster rimproverandolo di non averlo creato patriarca, il quale Dispaccio esisteva in copia anche nel Cod. Svayer num. 783, ed è probabilmente quello stesso che indica Darù (Voi. VII, p. 417, Hist. de Venise ). • Fol. II, p. 248, inscrizione 9. Appo il più volte ricordato su questi fogli Jacopo Capilanio, esiste un codice cartaceo ms. in fol. piccolo del secolo XVI che comincia : Laus Dco MDLXXXFII adi 49 sclt. „ Nota làccio io Thoinaso Contarini Io » del dariss. ms. Gasparo come haveudo par-» so a questi III.1,1 et Ecc.1"' Signori di ho-» norar la persona mia del grado de Savio » dei Ordeni per poter imparar meglio il » governo de questo slado ho deliberado no-» tar in questo mio libro tutte le cose che » si tratteranno così in Collegio , come in » beualo, acciò nelle occasioni possia servir « et ben servir la mia patria, alia quale son » pei' ogni respelo obligalissimo «. Comincia coll’ elenco de’ Savii adi primo ottobre 1587, col Doge, Consiglieri, Capi di XL, Savii del Consiglio, Savii di Terraferma, Savii agli Ordini ... Finisce coll’epoca e colle paiole : Adi 2 dicembre 1587 si scrisse mede-niamente al Console in Palermo .... se li mandò il sommario de li avisi da Costan- Toh. V. MARIA DELL’ORTO. 593 tinopoli secondo 1' ordinario. Ottimo libi o per la storia politica di quel periodo, e che \a colla serie de’ Diarii, o Annali della Repubblica. Fol. II, p. 249 , colonna seconda. Della missione a Firenze di Tommaso Contarini figliuolo di Marcantonio nel 4588 si fa menzione anche nel mio Codice Annali della llepiib. Fenda num. MVIII ove leggesi sotto il dì 18 aprile 4588: » Compane in » Collegio sier Tomaso Contarini doppo la » sua infermità nel ritorno dell’ Imbasceria » di Fiorenza , e doppo detto- la sua inlcr-» mità palila di tanto pericolo , e spavento, » haveva con la gratia di Dio ricuperata la » sanità, et era allo quanto alla sanità ser-» viro ancora sua serenità : Disse poi che il » granduca era principe amator della pace »ed inimico della vanità, come quello eliti » voleva godere quel bene e quella lèlicilà, » che il Signor Iddio gli haveva dato; e che » haveva pi-omesso molle volte, che le suo » gallerc non darebbero travaglio alcuno alli » vascelli e mercanlie venetiane, et anco elio » li ministri ghe 1’ haveano molte volle con-» firmato ; clic quanto alle robbe tolte altre » volte dalle gallerc del duca passalo, il pre-» sente duca si era mostralo pronto di re-» stituirle ; e quando 1’ agente delli Interes-» sali fusse stato diligentissimo, che haveria » fatto a quel tempo ; ma che il granduca » ha detto-, che ad ogni minimo cenno le » farà restituire. Che il granduca haveria ha-» vulo molto a caro essere nominato con » titolo di figliuolo della Signoria, trovando » lettere non solo del duca Francesco che » questo però haveva una gentildonna vene-» tiana per moglie , ma Cosmo ancora ; ed » il Segretario Venta gii i’ aveva detto ud » esso imbasciadore, il che dava a honor di » S. Serenità, volendo esser chiamato iigliuo-» lo, che mostra atto di reverentia , e di » sommissione ; e che haveva deliberato di » mandare un Imbasciadore per rissiedere » di continuo; ma dapoi ha pensato dì man-» dare un agente e vedere poi di solrane » quello che vorrà fare la Serenità vostra » in corrispondenza, in caso che lui man-» dasse un Imbasciadore; che quando sarà » compitamente sano farà la sua Relatione » in Pregadi, e che tanto era sulficiente ha-» ver detto in Collegio «. 75